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Bonus riscaldamento, confermato per il 2024. Sul piatto quasi 5 miliardi

Il ministro Giorgetti ha fugato ogni dubbio e ha confermato che lo Stato aiuterà gli italiani a rimanere al caldo anche durante il prossimo inverno. Oltre al bonus riscaldamenti è stato ribadito l’impegno per risolvere i nodi del Superbonus

Bonus riscaldamento, confermato per il 2024. Sul piatto quasi 5 miliardi

C’è futuro per il bonus riscaldamenti, lo ha ribadito il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti durante il question time al Senato. Il decreto per gli sconti da applicare alle bollette verrà discusso martedì 28 marzo durante i lavori del Consiglio dei ministri e assume i toni del decreto d’urgenza, considerando che gli incentivi attuali scadranno il 31 marzo.

Allo stesso modo, il ministro ha speso parole per rassicurare gli esodati del Superbonus, che stanno scendendo in piazza per fare sentire la loro voce.

Il bonus riscaldamento

Il prezzo dell'energia sta gradualmente diminuendo, ma l’emergenza non può essere considerata del tutto rientrata. Una situazione che il governo monitora con attenzione tant’è che, con l’avvicinarsi della scadenza di alcune misure di incentivi per le bollette, sta per varare un decreto con una dote di 4,9 miliardi di euro per offrire ulteriore sostegno alle utenze.

Un pacchetto che non va confuso con il bonus sociale destinato alle famiglie con redditi Isee inferiori ai 15mila euro.

Il periodo che verrà coperto dal bonus è ancora da definire e risulterà dal Documento di economia e finanzia (Mef) e da quanto spazio di manovra darà il programma Repower Eu e, non da ultimo, la rinegoziazione con Bruxelles delle misure già previste dal Piano nazionale di Ripresa e resilienza (Pnrr).

L’aspetto programmatico

Il governo sta ragionando sia sulla situazione attuale sia su quella futura. Da una parte occorre rinvigorire le misure per il prossimo trimestre, garantendo un supporto economico in favore delle famiglie meno abbienti al quale va ad aggiungersi la riduzione dell’Iva sul gas destinato all’uso residenziale e industriale.

Poi, in previsione dell’arrivo del mese di ottobre, ossia l’inizio dell’anno termico, il governo intende sganciare misure per compensare le spese di riscaldamento, calmierando i costi delle bollette fino al 31 dicembre del 2023.

I contorni dell’emergenza

L’Unione nazionale consumatori, così come riporta Repubblica.it, ha calcolato che pure limitando l’Iva sul gas al 5%, i costi del gas nel mercato tutelato aumenterebbero di 425 euro l’anno per un’utenza media.

La situazione non migliorerebbe neppure garantendo l’azzeramento degli oneri di sistema, traducendosi comunque in un aumento annuo di 380 euro.

Appare quindi evidente che occorra intervenire in tempo, prima che gli effetti dei prezzi si aggravino sulle spalle dei consumatori finali e il governo si sta muovendo riconoscendo alla questione una certa priorità.

Gli esodati del Superbonus

Il ministro Giorgetti ha voluto anche rassicurare i cittadini e le imprese edili i cui crediti fiscali sono rimasti incagliati.

Il governo sta lavorando a una soluzione per la quale sarà necessario emendare il decreto che ha bloccato la cessione dei crediti trovando anche il modo di portare a termine i lavori iniziati e abbandonati in corso d’opera.

La commissione Finanze della Camera sta esaminando l’intera faccenda e, ha concluso il ministro, presto arriveranno buone notizie.

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