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Condizionatori, stop agli inquinanti: cosa succederà dal 2035

Consiglio e Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo per la graduale riduzione degli F-gas fino al blocco totale: ecco cosa cambia sui condizionatori e come saranno impiegati i gas naturali

Condizionatori, stop agli inquinanti: cosa succederà dal 2035

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Anche i condizionatori d'aria dovranno seguire le nuove normative approvate dall'Ue sulla riduzione delle sostante inquinanti: dal 2035 potranno essere impiegati soltanto gas naturali ma il processo avverrà in maniera graduale a partire dal 2027 quando non potranno essere più venduti quelli attualmente in circolazione perché utilizzano gli F-gas, ossia i gas fluoranti.

Perché sono inquinanti

Anche se il loro utilizzo è già stato limitato in modo significativo, le nuove norme ridurranno ulteriormente le loro emissioni nell’atmosfera: questi gas sono usati su tantissimi di prodotti di uso quotidiano come frigoriferi, pompe di calorem nei quadri elettrici dei sistemi di energia elettrica e, appunto, nei condizionatori. Gli esperti del settore spiegano che "sono sostanze chimiche artificiali e la maggior parte di loro contribuiscono al riscaldamento globale. Si tratta in particolare di HFC (idrofluorocarburi), PFC (perfluorocarburi) e SF6 (esafluoruro di zolfo).

Insomma, se dispersi nell'ambiente il livello di emissioni che rilasciano è elevato. "Sono estremamente soddisfatta dell'accordo raggiunto sui gas fluorurati, che va di pari passo con il lavoro svolto sulle sostanze che riducono lo strato di ozono - ha dichiarato Teresa Ribera Rodríguez, ministro spagnolo ad interim per la transizione ecologica e la sfida demografica - Tali sostanze hanno effetti altamente negativi sulla salute del nostro pianeta e devono essere gradualmente eliminate".

Cosa prevede l'accordo europeo

Secondo l’accordo provvisorio, il consumo di idrofluorocarburi (HFC) sarà completamente eliminato entro il 2050 mentre la loro produzione sarà ridotta al minimo (15%) dal 2036 come si legge sul comunicato del Consiglio Europeo dell'Unione Europea. I tempi, però, sono più dilatati perchè la prima riduzione era prevista dal 2024 ma è stata spostata di quattro anni al 2028. E poi? Dovranno essere impiegati gas sintetici che non superino la soglia di 150 Gwp (Global warming potential) con una completa eliminazione dal 2032. Tre anni più tardi, poi, ecco che i condizionatori (e non solo) dovranno utilizzare i gas naturali.

Di cosa si tratta

I gas naturali si trovano nel sottosuolo e sono dei combustibili formati da metano per il 90%, ossia l'idrocarburo incolore e inodore più semplice presente in natura. La sua estrazione avviene da giacimenti sotterranei grazie alle trivellazioni. "Il metano si forma anche sulla superficie terrestre nei processi di fermentazione in assenza di aria, ad esempio sotto la superficie di acquitrini e paludi, negli impianti di depurazione o negli allevamenti di bestiame da reddito", spiega Gaz energie. Anche in questo caso, però, come ricorda il Corriere dovrebbe essere una soluzione a tempo perché, dal 2050, l'obiettivo dell'Ue è di raggiungere la totale e completa neutralità climatica.

I prossimi passi, intanto, saranno decisivi per l'approvazione (o meno) da parte degli

Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla Commissione Ambiente del Parlamento sulla riduzione degli F-gas. Qualora il testo dovessere essere approvato entrerà in vigore entrando nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue.

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