Nuovo 730 per i redditi alti: ecco cosa cambia per le detrazioni fiscali

Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità, per il contribuente, di scegliere liberamente quali spese includere nel limite massimo detraibile

Nuovo 730 per i redditi alti: ecco cosa cambia per le detrazioni fiscali
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Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 6/2025, fornendo le prime indicazioni operative su come applicare il tetto alle detrazioni per i contribuenti con redditi medio-alti. Il meccanismo introdotto prevede un limite alle spese detraibili, ma lascia la possibilità di scegliere, all’interno di questo perimetro, quali voci fiscali includere, privilegiando sempre quelle più convenienti. Una misura che, seppur restrittiva nei numeri, offre margini di manovra per ottimizzare la propria posizione fiscale.

Le novità

Il nuovo articolo 16-ter del Tuir stabilisce che, per chi ha un reddito complessivo compreso tra 75.000 e 100.000 euro, il tetto massimo delle spese detraibili sarà pari a 14.000 euro. Oltre i 100.000 euro, il limite scende a 8.000 euro. Tuttavia, la soglia effettiva non è fissa, ma viene calcolata applicando un coefficiente che varia in base alla composizione del nucleo familiare. La presenza di figli fiscalmente a carico, e in particolare di più di due figli o di un figlio con disabilità, consente di raggiungere il valore pieno previsto. Al contrario, chi non ha figli a carico vedrà dimezzata la possibilità di detrazione. Superati i 120.000 euro di reddito complessivo, il limite si riduce ulteriormente secondo le regole già in vigore negli scorsi anni.

Le spese prioritarie

Alcune tipologie di spesa, considerate prioritarie, restano comunque escluse dal conteggio. Tra queste figurano le spese sanitarie, gli investimenti in start-up o Pmi innovative, gli interessi su mutui contratti entro il 31 dicembre 2024, i premi assicurativi legati a contratti stipulati entro la stessa data, le rate di spese edilizie sostenute fino al 2024 e gli oneri soggetti a detrazione forfetaria. Per quanto riguarda le detrazioni rateizzate, ad esempio quelle per lavori di ristrutturazione, rientra nel calcolo del tetto solo la quota annua della spesa sostenuta. Così, chi effettua nel 2025 interventi edilizi per 50.000 euro dovrà tenere conto solo dei 5.000 euro annui previsti.

Quali spese includere nel limite massimo detraibile

Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità, per il contribuente, di scegliere liberamente quali spese includere nel limite massimo detraibile. Questa opzione dovrà essere esercitata nella dichiarazione dei redditi, all’interno del quadro RP, e permette di privilegiare le voci con aliquote più alte. In assenza di indicazioni specifiche, il sistema fiscale attribuirà automaticamente la detrazione alle spese con l’agevolazione più elevata, seguendo poi un ordine decrescente. Si tratta di una scelta che introduce una dimensione strategica nella gestione delle detrazioni, soprattutto per chi sostiene spese eterogenee e intende ottimizzare il vantaggio fiscale nel rispetto delle nuove soglie.

Altre detrazioni

La circolare chiarisce infine alcune modifiche accessorie ma significative. È stato innalzato da 800 a 1.

000 euro l’importo massimo detraibile al 19% per ciascun figlio iscritto alla scuola dell’infanzia, primaria o secondaria. Per i soggetti non vedenti è aumentata da 1.000 a 1.100 euro la detrazione forfetaria relativa al mantenimento del cane guida.

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