Cittadini

Imu seconda casa, in quali città costa di più?

Il costo maggiore si registra a Roma con 2.064 euro medi. A Torino l'imposta scende a 1.745 euro mentre ad Asti è la più economica

Imu seconda casa, in quali città costa di più?

Ascolta ora: "Imu seconda casa, in quali città costa di più?"

Imu seconda casa, in quali città costa di più?

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

L’Imu sulla seconda casa presenta costi differenti che variano in base alle città. Roma è la più cara in assoluto, con l’imposta che si attesta mediamente sui 2.064 euro. Le cifre diminuiscono per città come Genova dove il costo è di 1.775 euro e Torino con 1.745 euro. I numeri provengono dal rapporto Imu 2023 riferito ai primi sei mesi dell’anno elaborato dal Servizio UIL Lavoro, Coesione e Territorio.

L’imposta

L’Imu è una tipologia di imposta patrimoniale dovuta dai soggetti titolari di un diritto reale sull'immobile. È esclusa dal pagamento l'abitazione principale, quindi l'immobile che è destinato dimora di fatto e dove è stata assegnata la residenza anagrafica. Sono assoggettate al pagamento dell’imposta esclusivamente le abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 anche comunemente chiamate “di lusso”. L’imposta non viene pagata in Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Per queste province continuano ad applicarsi, rispettivamente, l’Imposta immobiliare semplice e l’imposta municipale immobiliare.

Le più economiche

In alcune città l’ammontare dell’imposta in termini di valore assoluto è decisamente più conveniente che in altre. Partendo dal basso, tra le cifre più contenute, troviamo Asti dove l’Imu costa mediamente 580 euro. Anche Gorizia è decisamente tra le più economiche con 585 euro, a Catanzaro, invece, l’imposta ammonta a circa 659 euro, a Crotone 672 euro e a Sondrio 674 euro.

Dove l’imposta è più alta

Le località dove l’Imu risulta particolarmente elevata sono Bologna dove l’imposta ammonta mediamente a 2.038 euro. A Milano la cifra richiesta è mediamente di 2.040 euro. In 17 città italiane vige la vecchia addizionale della Tasi, la tassa sui Servizi Indivisibili del Comune. In questi paesi le aliquote vanno oltre il limite massimo dell’Imu, ovvero il 10,6x 1000.

Abitazione principale

L’asticella sale notevolmente se si tratta di abitazione principale considerata di lusso. In questa categoria a Roma il costo è di 6.419 euro all’anno, a Milano si scende leggermente a 6.244 euro mentre in città come Grosseto dove l’imposta costa 6.402 euro. A Venezia l’importo è di 6.037 euro mentre a Bologna la cifra ammonta a 5.124 euro. Per la prima casa di lusso a Cremona la richiesta è di 963 euro all’anno, seguono in crescendo Caltanissetta con 990 euro, Crotone con 1.089 euro, Messina con 1.141 euro e Catanzaro con 1.149 euro.

Le aliquote

Le aliquote applicate sono dell’11,4 per mille per Milano, Roma, Matera, Brescia, Modena, Ascoli Piceno, Potenza, Rieti, Savona e Verona. Scende all’11,2 per mille l’aliquota a Terni e Siena mentre a Lecce,Venezia e Massa si assesta all’11 per mille. Ad Agrigento la cifra è più bassa e ammonta al 10,9 per mille.

L’aliquota tra le più basse si applica agli altri 75 capoluoghi come Bologna, Torino, Firenze, Napoli, Palermo e Bari ed è del 10,6 per mille.

Commenti