Cittadini

"17 milioni per il diritto allo studio": la risposta del governo ai "tendisti"

Nonostante le continue critiche da parte degli studenti nei confronti della Meloni, il governo ha varato un provvedimento molto importante per il diritto allo studio. L’aiuto andrà a coloro che sono stati esclusi per mancanza di fondi nello scorso anno accademico

"17 milioni per il diritto allo studio": la risposta del governo ai "tendisti"

Ascolta ora: ""17 milioni per il diritto allo studio": la risposta del governo ai "tendisti""

"17 milioni per il diritto allo studio": la risposta del governo ai "tendisti"

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Più fondi per la scuola. È in arrivo una novità nel panorama dell'istruzione universitaria italiana. Il Consiglio dei Ministri ha approvato una norma cruciale che cambierà il destino di migliaia di universitari nel paese. L'esecutivo vuole che tutte le borse di studio siano assegnate agli studenti che ne hanno diritto, eliminando la categoria degli "idonei non beneficiari," che oggi conta ben 5mila persone. È un chiaro passo che dimostra quanto per il governo Meloni sia importante salvaguardare gli studenti universitari nonostante le critiche negli anni da parte della categoria nei confronti della premier.

La decisione

Sono stati allocati oltre 17 milioni di euro. Attualmente alcuni studenti, nonostante siano già stati inseriti nelle graduatorie dei vincitori di sussidi presso diversi enti regionali in Italia, sono ancora in attesa dei benefici economici che meritano. Le borse di studio sono una risorsa preziosa per gli studenti universitari per coprire spese cruciali come l'acquisto dei libri, i costi dei trasporti o almeno una parte dell'affitto per coloro che vivono fuori sede. Il caro-vita è una realtà che pesa sui giovani universitari, che spesso si trovano divisi tra lo studio e la ricerca di lavoretti per sostenere il proprio percorso di istruzione.

La parola all’esecutivo

Il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l'importanza di questa scelta, affermando che il governo sta compiendo un passo fondamentale per sostenere il diritto allo studio che è una priorità per l'esecutivo. Questo finanziamento proviene da una collaborazione stretta tra il ministero dell'Università e il ministero dell'Economia e delle Finanze. Circa 7,5 milioni di euro saranno forniti direttamente dal Mef, mentre i restanti 10 milioni di euro verranno recuperati dal ministero dell'Università e della Ricerca dai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza. Nel marzo dello scorso anno Bernini aveva esteso la platea dei destinatari aumentando il valore richiesto dell’Isee e incrementando la somma in base all'adeguamento Istat.

Le regioni

In merito alle regioni che maggiormente beneficeranno di questa decisione si tratta di Veneto, Lombardia, Molise e Calabria. Lo stanziamento permetterà di assegnare le borse di studio a 4.947 idonei non beneficiari che stanno frequentando corsi di studio universitari e istituzioni dell'Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (Afam) nell'anno accademico 2022-2023.

La legge di bilancio

All’interno della legge di bilancio del 2022, sono stati stanziati ulteriori 500 milioni di euro con la finalità di incrementare le borse di studio fino a 700 euro, grazie ai precedenti 500 milioni di euro. L'obiettivo del ministero dell'Università e della Ricerca è fornire una borsa di studio a almeno 336mila studenti entro l'ultimo trimestre del 2024.

La situazione italiana

Attualmente nel Belpaese durante il 2021 solo il 26,8% dei 30-34enni possedeva un titolo di studio terziario, una percentuale bassa se si considera che in Unione Europea la media ammonta al 41,6%.

Con questa decisione, il governo Meloni sta lavorando per colmare questo divario e garantire a un numero maggiore di giovani l'accesso all'istruzione superiore.

Commenti