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Riforma fiscale: quali sono le novità

Illustrate dal viceministro Leo le linee guida per ottenere un fisco più agile. Parole d'ordine: semplificazione e taglio dei crediti d’imposta

Il viceministro Maurizio Leo
Il viceministro Maurizio Leo

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Utilizzare le risorse provenienti dall’abbattimento dell’aliquota Ires (l'Imposta sul reddito delle società) dal 24 al 15% per ridurre le imposte, portare a tre (patent box, R&S, cioè ricerca e sviluppo e 4.0) gli oltre 222 crediti di imposta: queste le linee guida della riduzione delle spese fiscali, nelle intenzioni del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, impegnato in una sorta di “road show”, una campagna esplicativa itinerante per illustrare le novità della riforma fiscale, mentre i tecnici del dicastero mettono a punto calcoli e stime.

Copertura finanziaria e razionalizzazione

Leo è tornato sulla questione durante l’assemblea di Assonime, associazione per le imprese, presieduta da Patrizia Grieco, fresca di riconferma. Condizione necessaria per correzioni e modifiche, secondo quanto spiegato dal viceministro, l’adeguata copertura finanziaria. “Da parte di questo governo - ha sottolineato - non ci saranno salti in avanti, se non ci sono le risorse le riforme non si possono fare, e noi siamo confidenti che le risorse si troveranno”.

Altra parola d’ordine della riforma fiscale, semplificazione: a proposito dell’ipertrofico sistema tributario, congestionato da norme e prassi amministrative, Leo ha aggiunto: “Abbiamo un sistema di dichiarazioni che è assolutamente pesante: circa 1.000 pagine di istruzioni per la dichiarazione dei redditi… 140 pagine per il modello 730, 350 pagine per il modello persone fisiche, 250 pagine per le società di persone e 300 per le società di capitali. Pensate che Guerra e pace, nell'edizione Mondadori, ha 1.400 pagine”.

Riduzione drastica dei crediti d’imposta

Altro tema da affrontare, nelle intenzioni del vice ministro, quello delle tax expenditure e del calo di entrate ad esse connesso: nel 2022 si è arrivati a 626 tra detrazioni, deduzioni e crediti di imposta, per un ammontare di 36 miliardi di euro. Per ottenere maggiori risorse da destinare al taglio delle imposte, l’orientamento sarebbe inoltre quello di ridurre le deduzioni ritenute non significative, mantenendo attive le principali, identificate al momento con ricerca e sviluppo, 4.0, patent box. Come già sottolineato in altre occasioni, Leo ha confermato che il reperimento delle risorse si muoverà attraverso i dati del Pil e la rielaborazione delle spese fiscali. Sempre sul tema della semplificazione, il viceministro ha fornito qualche anticipazione sul futuro calendario fiscale: febbraio come termine unico di versamento per tutti i modelli dichiarativi, maggio e giugno riservati all’invio delle dichiarazioni; ancora, sospensione di avvisi bonari e lettere del Fisco per tutto agosto.

Società e banche

Capitolo a parte, quello del quadro normativo legato ai principi contabili internazionali applicati alle società quotate e alle banche, che per Leo vanno mantenuti, seppure adeguati al contesto della realtà nazionale.

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