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Da "Skimpflation" a "friend shoring": cosa si nasconde dietro queste parole

Nel corso del 2023 il dizionario economico si arricchirà di termini recenti, fermo restando che ad animare i mercati concorreranno anche concetti più datati e consolidati. Ecco di cosa si parlerà

Da "Skimpflation" a "friend shoring": cosa si nasconde dietro queste parole
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Il dizionario economico è dinamico, si aggiorna con nuovi termini e, con una certa ciclicità, riporta in vigore definizioni non nuove ma che ridiventano attuali.

Il quadro economico attuale promette inflazione, spinge a temere la recessione e affronta il discori tecnologici e aziendali. I colli di bottiglia dei chip si stanno risolvendo ma i graffi che ha lasciato qua e là sono ancora visibili.

Ci sono i presupposti affinché, nel corso del 2023, sentiremo parlare di alcuni termini che andiamo a esaminare di seguito.

Fiscal drag

In italiano si chiama drenaggio fiscale ed è un meccanismo che spinge la pressione fiscale in un contesto di svalutazione del denaro. In altre parole, l’inflazione svaluta il potere di acquisto che può essere integrato con un aumento delle retribuzioni le quali, di conseguenza, generano maggiore gettito per il fisco. Per tradurre tutto ciò in termini comunemente usati in Italia, il lavoratore che riceve un aumento di stipendio per compensare anche soltanto parzialmente l’inflazione, rischia un salto dell’aliquota Irpef che drena il maggiore potere d’acquisto.

Friend shoring

È la propensione a stringere accordi commerciali con i paesi amici. Le tensioni geopolitiche attuali lasciano strascichi che esulano dai conflitti. Così, la situazione russo-ucraina e i rapporti poco amichevoli tra Cina e Usa inducono i governi a intensificare i rapporti economici con Paesi non ostili. L’Italia sta facendo altrettanto, ne è prova il fatto che durante i primi 7 mesi dell’anno, il 78,8% dell’export italiano è stato indirizzato verso Stati amici.

Skimpflation

Tra gli effetti dell’inflazione ci sono le strategie messe in atto dalle imprese. Per compensare l’aumento dei prezzi, possono decidere di interrompere o limitare la produzione di alcuni prodotti o servizi perché non dispensabili o troppo costosi. Una specie di scorciatoia che permette alle imprese di non aumentare i prezzi di vendita ma che si traduce comunque in un maggiore costo per i clienti (skimpflation) i quali, a parità di prezzo, compreranno meno prodotto o avranno un servizio meno efficiente.

Semiconduttori

L’Europa vuole raggiungere il duplice obiettivo di diventare autonoma in materia di chip e di contendersi parte del mercato mondiale. Intenzioni peraltro nelle mire di altri mercati, tra i quali quello americano e che necessitano di ingenti iniezioni di capitali, nell’ordine delle decine di miliardi.

Con l’Eu Chips Act, Bruxelles è pronta a mettere sul piatto 43 miliardi di euro – in parte provenienti da capitali privati - per ricucire il gap e raggiungere gli obiettivi prefissati. L’economia mondiale è sempre più dipendente dai semiconduttori, la cui domanda aumenta a doppia cifra anno su anno perché necessari a qualsiasi tipo di industria.

Greentech

La tutela dell’ambiente è sempre più legata alle nuove tecnologie, soluzioni innovative in cui confluiscono miliardi di dollari ogni anno su scala globale. Poiché il greentech piace molto a chi investe in imprese ad alto rischio, saranno sempre di più le realtà aziendali (nuove o già consolidate) che si concentreranno su questo settore, muovendo una quantità di capitali ingenti e più cospicui degli 87,5 miliardi di dollari investiti nel 2020.

Regtech

Il Regtech è l’uso di sistemi tecnologici che possano supportare le aziende ad adeguarsi alle norme, alle procedure, alle leggi e ai regolamenti che vigono nei settori in cui operano.

Non è cosa nuova, tant’è che il colosso della consulenza Deloitte ne ha parlato con enfasi già nel 2015, sostenendo che il Regtech debba andare a braccetto con la Fintech, ossia l’erogazione di servizi e prodotti finanziari mediante tecnologie innovative.

Uno degli scopi del Regtech è quello di ridurre quell’alone di sfiducia che ammanta le nuove tecnologie facendo leva sulle stesse per attuare controlli più mirati ed efficaci. Rientrano nelle logiche del Regtech l’uso dell’Intelligenza artificiale e l’analisi dei dati (Big data) per rendere più precisi e veloci tutti i meccanismi di validazione delle procedure finanziarie. Anche in questo caso occorrono investimenti, norme e prospettive.

Mergers and acquisitions

In italiano si traduce con la parola “acquisizioni” ma i media specialistici vi fanno spesso riferimento usando la terminologia inglese. Secondo la società di consulenza e analisi EY in Italia, il 2022, delle acquisizioni è stato persino sorprendente. In futuro la necessità delle imprese di accorpare know-how per essere più competitive sarà sempre più stringente e, anche in questo caso, non siamo davanti a un fenomeno nuovo.

Nel 2015 l’amministratore delegato del gruppo Fiat Sergio Marchionne sosteneva che acquisizioni e fusioni fossero necessarie a tutto il comparto automotive per la propria sopravvivenza e, nel 2021, il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha espresso la medesima necessità per parte del settore bancario.

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