Comincia anche a Milano lo sciopero della fame degli insegnanti precari

Sono in 4 e digiuneranno davanti all'Ufficio Scolastico Regionale di Via Ripamonti per protestare contro i tagli alla scuola pubblica

Comincia anche a Milano 
lo sciopero della fame 
degli insegnanti precari

Milano - "La scuola pubblica è alla frutta e i precari della scuola alla fame": è il cartello appeso davanti a una tavola apparecchiata ma priva di qualsiasi cibo. Il significato è chiaro: dopo Palermo, anche a Milano gli insegnanti precari iniziano uno sciopero della fame per denunciare lo stato di salute dell’istruzione.

Due uomini e due donne Stamattina alle 10.30 il movimento scuola precaria e il presidio permanente lavoratori hanno annunciato, in una conferenza stampa di fronte all’Ufficio scolastico regionale di via Ripamonti, l’intenzione di avviare lo sciopero della fame: saranno 4 i lavoratori a smettere di mangiare in segno di protesta contro i tagli agli organici, anche se da più parti si chiede di ricorrere a forme di lotta alternativa: Miriam Petruzelli, 34 anni insegnante di sostegno in attesa di nomina e rappresentante del Movimento scuola precaria di Milano, Cristina Virardi, 29 anni, Alessandro Risi, 37 e Davide Bondesan, 28

"Siamo invisibili" La motivazione di Cub Scuola: "Dopo tre anni di tagli indiscriminati ed in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico i precari della scuola decidono di intraprendere uno sciopero della fame: nella più totale incertezza sugli organici e

sulle nomine si vedono costretti a questa forma eclatante di protesta per reagire alla condizione di invisibilità e di estrema precarietà cui sono inchiodati e per richiamare l’attenzione della pubblica opinione" .

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