«Più che legittimo e doveroso il richiamo del premier ad un impegno per liberare la città di Milano dai graffiti vandalici: e non è solo questione di volto pulito per lExpo, ma di decoro per la vita quotidiana del cittadini». Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, sottoscrive in tutto e per tutto linasprimento delle pene per i graffitari. «Il decreto sicurezza - sostiene - che inasprisce le sanzioni penali, è un giro di vite che potrebbe preludere ad un nuovo corso, ad uninversione di tendenza in fatto di degrado urbano. Oggi, nonostante i lodevoli sforzi dellamministrazione comunale concentrati prevalentemente sugli immobili pubblici, continuano ad esserci zone in cui il degrado, legato agli imbrattamenti dei muri, sembra peggiorare. È giunto il momento per un rinnovato e nuovo impegno da parte di tutti per debellare il deleterio fenomeno?». Assoedilizia quindi sprona il Comune a continuare la battaglia anti writers e coinvolge anche i privati.
«I privati - invita - rilevata linversione di tendenza, si attivino per tener pulite le facciate delle case; le forze dellordine intervengano solertemente e puntualmente, anche durante le solite manifestazioni pubbliche nelle quali, si sa, come va a finire, con gente che insozza le case, per identificare i colpevoli e denunciarli alla magistratura.Pulendo e ripulendo, punendo e ripunendo, chissà non si riesca ad ottenere finalmente quello che cerchiamo da oltre venticinque anni».
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