Commercianti, più coraggio la concorrenza vi salverà

Ma il problema del calo dei consumi c'è, e denota una sofferenza del cittadino che deve ogni giorno fare i conti con lo scarso valore di quello che ha in tasca, e riguarda anche la sofferenza del commerciante che ha paura di non farcela più, dopo una vita di lavoro e sacrificio. Ma qualche iniziativa va presa. Mi ha colpito la frase che ho letto nell'articolo di Vittorio Macioce: «Non puoi tradire un cliente, altrimenti va da un'altra parte», dice il meccanico di paese. Ecco, io partirei da qui per un’inversione di rotta. In Galleria c'è pieno di turisti e tutti i negozi sono aperti, i prezzi variegati. Quando in una via aprono in due (anche in agosto), poi seguono gli altri. Se uno fa sconti, prima o poi li fanno tutti. Non pensate, cari commercianti, che più concorrenza aiuterebbe i consumi? Se avrete coraggio non sarete soli.
È un agosto strano, questo. Pare che quasi nessuno abbia voglia di fare le vacanze in grande. E non è vero che le città siano chiuse. Le istituzioni ci sono (ma potrebbero esserci di più), i servizi ci sono, la gente c'è.

Forse quel che manca è quel guizzo in più del mondo della moda e delle grandi griffe che portino Milano a un target più internazionale. Ma, signori che amate sparare sui «bottegai», guardate un po' di più la trave nel vostro occhio! E lasciate lavorare chi non ha fatto altro tutta la vita.
*assessore alle Attività produttive del Comune di Milano

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