
Un film già visto, a gennaio. Quando Regione Lombardia pubblica un post dedicato alla sicurezza dei pedoni su strada ed è costretta a ritirarlo per le critiche. «Visione autocentrica» l'accusa. «Si colpevolizzano i pedoni mentre la responsabilità degli incidenti appartiene ai guidatori». Da dove arrivarono le critiche? Da alcuni cittadini ma anche dagli «avversari» politici in Comune. E ieri la scena - pardon il video - si ripete con il ruolo del protagonista invertito: il Comune posta sui suoi canali ufficiali un filmato per «promuovere comportamenti consapevoli e accrescere la sicurezza dei cittadini». Protagonista è un vigile che fornisce ai pedoni una serie di «consigli fondamentali». Si suggerisce a chi attraversa la strada di «non correre» ma anche di «non distrarsi» e di «guardate il conducente negli occhi sincerandovi che vi abbia visti». Non solo. Si dice anche di «mantenere una postura eretta che mostri chiaramente l'intenzione di attraversare la strada» e, anche se si attraversa con semaforo pedonale verde, di «prestate attenzione a tutto ciò che succede attorno, perché potrebbe comunque verificarsi una distrazione da parte del conducente».
Cosa c'è di male in questi suggerimenti che un tempo la maestra illustrava alle elementari e ogni genitore elenca ai figli adolescenti? «Continuiamo a fare victim blaming dando la colpa agli utenti più fragili, ignorando completamente la capacità offensiva dei veicoli a motore» si legge fra i commenti al video. La questione arriva in Consiglio comunale: i Verdi sono d'accordo, i pedoni non vanno criminalizzati, si chiederà di rimuovere il video.
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