Rischio di commissariamento per il Comune solo su una delle tre aree per le quali le società del gruppo Ligresti hanno depositato istanza alla Provincia con lo scopo di sbloccare i loro progetti edilizi: via Natta a Lampugnano. «Se loperatore decidesse di proseguire sulla sua ipotesi progettuale - ha spiegato lassessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli - potrebbero esserci le condizioni per il commissariamento». Nella lettera che il Comune invierà a giorni a Palazzo Isimbardi sarà formalizzata la proposta che gli uffici di Palazzo Marino avevano già prospettato alla società: spalmare i diritti volumetrici non ancora esercitati in via Natta su due aree vicine. Obiettivo: evitare la costruzione di edifici troppo alti per il quartiere e di mantenere a verde unarea limitrofa in via Croce, di proprietà della stessa società. Due al momento le incognite: il parere della Provincia e la disponibilità delloperatore ad approvare la proposta dopo aver chiesto lintervento di Palazzo Isimbardi.
Per via Senigallia e di via Macconago, le altre due aree al centro del contenzioso, il Comune ha già inviato alla Provincia le controdeduzioni: per via Senigallia la legge regionale non consente alla Provincia di intervenire, trattandosi di un intervento frutto di una variante urbanistica. Sul secondo, che riguarda unarea nel Parco Sud, il Comune ha subordinato il via libera alla decisione di Palazzo Isimbardi di prevedere uno stralcio ai piani di cintura.
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