Cronaca locale

Il Comune studia le «rotte» dei pendolari

A 240mila persone sarà chiesto di raccontare come si spostano in città

Un «diario di viaggio» dei pendolari, che racconti da dove partono, dove vanno, perché si spostano e con quale tipo di mezzo. È partita da due giorni l’indagine «Origine destinazione» promossa dal Comune per tenere sotto controllo la mobilità nel capoluogo e in 39 comuni dell’hinterland. Una tradizione, visto che il primo monitoraggio risale al 1964, e da allora viene ripetuto ogni dieci anni. La prima fase, in corso, consiste nelle interviste casa per casa a 134mila famiglie - avvisate in anticipo con una lettera -, per un totale di circa 240mila persone con più di undici anni di età.
L’indagine sarà eseguita da 450 rilevatori dell’Agenzia per la mobilità, che si avvale della collaborazione di Atm: per ogni intervistato verrà registrato un diario di tutti gli spostamenti in un giorno feriale tipo e una scheda che indichi la composizione della famiglia, la disponibilità di veicoli e le opportunità di sosta. La fase numero due è programmata invece per la prossima primavera: agli ingressi della città, gli agenti della polizia municipale e i rilevatori dell’Agenzia fermeranno un automobilista di passaggio su dieci per interpellarlo sui suoi spostamenti. Tra aprile e maggio 2006 si conosceranno i primi risultati della ricerca, che costerà a Palazzo Marino circa due milioni di euro. L’ampiezza del campione, oltre il 10 per cento della popolazione residente in città e nei comuni dell’hinterland, è superiore a quello utilizzato generalmente in iniziative analoghe, e assicura una più elevata attendibilità e può essere considerato un piccolo censimento su come si muove la gente nell’area milanese.
I dati che emergeranno, assicura l’assessore comunale ai Trasporti Giorgio Goggi «potranno orientare le scelte e la politica dei trasporti nei prossimi dieci anni. Certamente saranno un aiuto prezioso per decidere la pianificazione, l’organizzazione e la gestione della mobilità in una delle aree più urbanizzate d’Italia». E un’attenzione particolare ai risultati dell’indagine, sottolinea Goggi, «sarà data quando si studierà il prolungamento delle linee 4 e 5 della metropolitana e il secondo passante ferroviario».

A Milano e ai 39 comuni dell’hinterland potrebbero aggiungersi anche i restanti 148 comuni della Provincia, grazie ad un ampliamento dell’indagine deciso dall’amministrazione di Palazzo Isimbardi.

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