Le comunità islamiche sponsor dei comunisti

L’Unione delle comunità islamiche lancia il suo «Votantonio», cioè l’incitamento a votare Oliviero, nel senso di Diliberto, leader dei comunisti italiani: nei giorni scorsi, Hamza Piccardo, presidente dell’associazione che riunisce le organizzazioni islamiche in Italia, ha ufficialmente invitato tutti gli islamici residenti nel Paese a dare il proprio consenso sulla scheda al partito di Diliberto, ritenuto - senza dubbio a ragione - perfettamente allineato alle tesi oltranziste dei musulmani. Lo rileva il coordinamento provinciale e cittadino savonese di Forza Italia, nel sollevare forti perplessità sull'opportunità di tale comportamento. «Prese di posizione di questo tipo - scrive il coordinamento azzurro in una nota - non sarebbero mai ritenute lecite se provenissero da altri ambienti religiosi, quali quello cattolico o ebraico, mentre nessuno della sinistra sembra indignarsi per questa pronuncia islamica».

Ma non è tutto: Forza Italia richiama doverosamente l’attenzione degli elettori, cui lascia «l’esercizio di comprensione di questo nuovo grave accostamento tra l’Islam e la politica di quell’estrema sinistra che continua a chiamare resistenti i terroristi iracheni, brucia le bandiere americane, grida dieci, cento, mille Nassirya». Logico, quasi obbligato sembra essere, a questo punto, l’affiancamento di «questo» Islam ai comunisti, da tradurre in voti e, chissà, anche in parlamentari allineati.

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