Concerti celestiali tra le guglie della Cattedrale

Una mostra atipica alla scoperta dei territori di Monza e Brianza. Un viaggio nella tradizione osservata e interpretata ad arte da 24 artisti provenienti da diverse parti del mondo. È di scena fino al 31 maggio nel capoluogo brianteo (stazione Fs, via Arosio 14, primo piano, info: www.areaodeon.it) «Explor-Art 2009» con le opere realizzate durante la settimana di workshop svoltasi dall'11 al 16 maggio scorso. Explor-Art è un progetto di AreaOdeon, patrocinato dal Comune di Monza e dalla Provincia di Monza e Brianza, con lo scopo di indagare il territorio per riscoprirlo attraverso gli occhi creativi di oltre venti giovani provenienti da tutto il mondo. Peter Goi dalla Germania, Vahida Ramujkic dalla Serbia, Paul Aloisi dal Canada e Io/cose dall’Italia hanno diretto quattro gruppi di lavoro, riuscendo alla fine a restituire, ognuno a proprio modo e con strumenti ad hoc, una Brianza insolita, inedita. Vahida Ramujkic propone le opere di «design avanzato», tema cardine della ricerca intrapresa durante la settimana di workshop, utilizzando materiali di scarto reperiti nelle diverse industrie del territorio.
Stoffe, pelli, polietilene, plastica rivivono nelle composizioni del gruppo di lavoro, realizzando nuove opere dall'anima mutevole. Paul Aloisi intavola una riflessione sull'attualissimo tema della crisi nel workshop «Crisi mediatica»: un'indagine sui metodi comunicativi nella città di Monza e di come questi si evolvono mutando forme e contenuti in un momento di disorientamento generale. Gli artisti che hanno lavorato con Aloisi hanno progettato e realizzato un'installazione multimediale, un tunnel dell'immagine, con videoproiezioni e un curioso giornaletto satirico pensato apposta per l'occasione: una sorta di freepress del capoluogo dai tratti carnevaleschi. Il gruppo Italiano Io/cose invece, ha studiato alcuni prodotti alimentari dell'industria locale proponendo la propria visione della pausa pranzo e immaginandola proiettata in un futuro non troppo lontano. Sulla tavola imbandita allestita all'interno della mostra gli spettatori si trasformano in degustatori d'eccezione e saranno invitati ad assaggiare alcuni curiosi prodotti dal packaging accattivante, rivisitazioni di ricette tipicamente brianzole. La Busecca che si lecca, il Liquidotto (prosciutto cotto in forma liquida) e il risotto alla monzese gelèe per una veloce pausa pranzo dal sapore di casa.


L'esplorazione ha permesso al gruppo di lavoro del tedesco Peter Goi di portare il brand «FerrariBoy&Girl» nei territori monzesi. Questo anti-marchio dal nome altisonante ha l'ambizione di accostare il simbolo della ricchezza ad una scatola di cartone, una sorta di casa itinerante con i colori della «Rossa» di Maranello.

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