Confluenza Alleate fin dalla Casa delle Libertà, le due anime del centrodestra sono pronte a fondersi in nome degli stessi ideali

Sono le ultime battute, i preparativi finali. Il 21 e 22 marzo, alla nuova Fiera di Roma, il congresso nazionale di An sancirà il passaggio «Dalla destra al Popolo della libertà: il partito degli italiani», il partito che nascerà poi ufficialmente il 27 marzo, con il congresso costitutivo del Pdl.
In questi ultimi giorni di dibattito tra le anime di Alleanza nazionale e Forza Italia, abbiamo cercato di capire quale sarà il dna di quello che si propone di essere «il più grande partito della storia repubblicana». Per farlo, abbiamo cercato di unire i protagonisti, di interpretare il clima. Abbiamo intervistato i ministri (come l’aennina Giorgia Meloni e la forzista Mariastella Gelmini), i dirigenti, i fondatori, i reggenti del movimento. Ma da oggi cominciamo un viaggio nella base, nel vero Popolo che crede in questa avventura politica, gli elettori e i simpatizzanti.

Perché ogni partito, ogni idea, ogni movimento appoggia sulla militanza e sull’organizzazione, sul territorio. Il nostro viaggio ha proprio questo scopo: cogliere le differenze e comprendere cosa unisce aree così distanti del Paese in un’unica grande anima di centrodestra.

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