Contro la «legge bavaglio» sulle intercettazioni è necessaria la «disobbedienza civile», il ddl «tutela la casta», è «squilibrato e ingiusto». Così Franco Siddi (foto a destra), segretario della Federazione nazionale della stampa, dichiarava in questi giorni. Adesso che tutti i bavagli si possono togliere, perché la legge non è ancora approvata, abbiamo provato a farlo anche con le intercettazioni riguardanti l’inchiesta romana sulla misteriosa associazione segreta P3. Nessuna censura, in nome della libertà di espressione. Tutto alla luce del sole, anche se le persone qui citate non sono indagate. E che nome spunta sotto i bavagli? Quello di Franco Siddi. La Fnsi è infatti citata in un’intercettazione del 24 settembre del 2009 sull’utenza di Pasquale Lombardi, l’imprenditore ex Dc considerato una delle tre presunte «menti» della P3. «Tale signora Marconi, della Federazione della stampa - si legge nel verbale - chiede di parlare con Lombardi. La donna dice di dovere inoltrare una e-mail per conto di tale Franco Siddi».
La «trascrizione in forma riassuntiva» svolta dai carabinieri prosegue con qualche dettaglio, che riportiamo integralmente: «Il Lombardi, intanto giunto alla cornetta, passa poi la conversazione al suo collaboratore Francesco, che fornisce l’indirizzo di posta elettronica: cescoperon@virgilio.it.». Che soddisfazione essere spiati per niente, vero signor segretario?Contrappasso per Siddi, intercettato il paladino delle libere intercettazioni
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.