Contro crisi e smog corso di guida economica per gli autisti dell’Atm

Così l’azienda risparmierà 1,5 milioni l’anno Scattati i controlli del Comune su 5mila caldaie. Semafori: pronto il piano per accenderli a favore di alcune linee, come avviene per la «4»

Contro crisi e smog corso di guida economica per gli autisti dell’Atm

Atm manda i suoi 3.800 autisti a scuola di «guida economica» (ed ecologica). Il progetto si chiama «Economy drive», già testato la scorsa estate con un gruppo di conducenti e ora esteso a tutti, da lunedì prossimo. Con qualche accorgimento - come evitare le forti accelerazioni e le frenate improvvise, mantenere al massimo la velocità d’inerzia del veicolo -, e prove pratiche (sulla pista di «Quattroruote» a Vairano) potranno garantire una guida fluida anche nel traffico della città, un maggiore confort per i passeggeri ma soprattutto un risparmio del 20 per cento sul carburante. Una volta a regime, fa i conti il presidente dell’azienda di trasporti, Elio Catania, «useremo 1,5 milioni di litri all’anno in meno di gasolio, con un risparmio di 1,5 milioni di euro». Un provvedimento anticrisi, ma anche taglia-smog, dato che con la «guida economica» si possono ridurre di 4mila tonnellate l’anno le emissioni di anidride carbonica e di 300 chili le polveri sottili.
Atm e Comune si confermano alleati nella lotta all’inquinamento. In questa direzione vanno ad esempio il debutto ieri sulle strade dei primi tre radiobus ibridi - che ricordano nel look i vecchi taxi americani gialli e neri -, il ricambio di 524 mezzi (tra autobus, tram e treni della metropolitana) entro il 2010, per un impegno di 500 milioni di euro che abbatterà del 10 per cento le emissioni di pm10. Ancora: a breve verrà messa in atto la strategia studiata dal tavolo tecnico negli ultimi mesi per rafforzare le corsie preferenziali - entro giugno saranno installate 40 telecamere per controllare che non siano invase dalle auto - e per sincronizzare i semafori a favore di alcune linee, come già avviene sulla «4». Sarà «il vero salto di qualità per la puntualità dei mezzi», riferisce Catania. Molto resta da fare, ammette, «per la sicurezza, la regolarità, la pulizia».
Da ieri, ricorda invece l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, è partito il «rafforzamento dei controlli sui mezzi più inquinanti e sulle caldaie». Due giorni fa infatti il governatore Roberto Formigoni e il sindaco Letizia Moratti si sono accordati per il potenziamento dei controlli sui veicoli per i quali la Regione ha disposto il blocco dalle 7.30 alle 19.30 dal 15 ottobre fino al prossimo 15 aprile. Sono 32 pattuglie (su due turni) le pattuglie messe in campo da Pirellone e Palazzo Marino proprio per questi blocchi nelle principali strade di accesso in città: ieri hanno fermato 429 veicoli e ne hanno multati 35. Dallo scorso 15 ottobre al 24 febbraio i vigili hanno fermato invece 22.640 auto, ma solo 595 si sono meritate una multa. Da due giorni sono ripresi anche i controlli della polizia locale con i due opacimetri a disposizione, per misurare il livello di inquinamento dei diesel (tra 2007 e 2008 ne sono stati effettuati 748).

E sempre due giorni fa sono scattate le ispezioni sugli impianti di riscaldamento con potenza superiore o uguale a 35 kw: l’obiettivo è di arrivare a 5mila entro il 31 marzo. Nello stesso arco di tempo, saranno eseguite 100 verifiche a campione nei bar, ristoranti e uffici sul rispetto dei 20 gradi di temperatura massima.

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