Cultura e Spettacoli

Contro il logorio della tv moderna il rimedio è uno sceneggiato del mistero

Prosegue in edicola una collana lungamente
attesa dagli appassionati del genere.
Dopo «Gamma» e «Ritratto di Donna Velata»
ad aprile sarà la volta dell'indimenticabile «Dov'Anna?» con Mariano Rigillo e Scilla Gabel

Il tempo passa inesorabile anche per la televisione. Soprattutto per quello che oggi si chiamata fiction. Nel senso che quello che viene trasmesso questa sera fra cinque-dieci anni farà sorridere. Questione di ritmo che accelera sempre più e di recitazione ormai generalmente sdoganata - che guaio- dalle scuole professionali. Ma se c'è da fronteggiare i fotocopiati palinsesisti di oggi affogati di pubblicità anche il vecchiume televisivo va benone. Così, se siete intorno agli «anta» non potete farvi sfuggire la collezione in dvd dei grandi sceneggiati del mistero e fantastico che dopo anni di ingiusto oblio tornano a disposizione. L'effetto è grandioso. La collana, edita da Fratelli Fabbri e composta da uscite settimanali (a proposito: ogni dvd costa 9,90 e generalmente con due si completa lo sceneggiato), è partita lo scorso gennaio con il magistrale «Segno del Comando», quello con una mai così bella e brava Carla Gravina, seguito da «A come Andromeda» con Paola Pitagora, «Gamma» e l'altro grande classico recuperato «Ritratto di Donna Velata» dove recita Daria Nicolodi (tra l'altro era ll 1975, l'anno di grazia di Profondo Rosso». L'opera prosegue questa settimana con la seconda parte del tracurabile «Giocando a Golf una mattina» e «Un certo Harry Brent» con Alberto Lupo. Ma il 3 aprile esce il magnifico «Dov'è Anna». Tra breve potrete rivedere anche «Coralba» con Rossano Brazzi, l'oscuro e brevissimo «Albert e l'Uomo Nero» con Giampiero Albertini, e «Ho incontrato un'ombra» dall'indimenticabile sigla «A Blue Shadow» del maestro Berto Pisano (disponibile su You tube) che rimase in testa al'hit parade per due settimane. Già le sigle, ogni sceneggiato ne aveva una che entrava in testa e rimaneva fino a quello successivo. Bravura dei compositori e oggettivamente altri tempi. Erano comunque autori a cinque stelle i vari Stelvio Cipriani («Dov'è Anna») e Riz Ortolani («Ritratto di Donna Velata». Il «Segno del Comando» si reggeva anche per i titoli di testa e coda (la canzone «Cento campane» però era cantata da Nico e non Lando Fiorini come si crede). Certo, difetti ne avevano. Forse oggi risultano prolissi e il montaggio lascia a desiderare. Il futuribile «Gamma» trasmesso nel 1976 è visibilmente sciatto (l'anno dopo sarebbe uscito «Guerre Stellari») ma era un escamotage per far stare a suo agio lo spettatore degli anni Settanta che in questo modo si sentiva a casa sua col Brandy che creava l'atmosfera accanto al divano. Ma che recitazione!.

Caldamente consigliati.

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