Controlli dopo la rissa, fermati sei rom clandestini

Dopo la l’investimento dell’auto pirata, la sassaiola e i colpi di pistola, al campo rom di via Monte Bisbino ieri mattina sono partiti i controlli. La polizia, infatti, era già intervenuta venerdì pomeriggio nell’insediamento di nomadi al confine tra il comune di Milano e quello di Baranzate dopo che gli stessi rom, con una chiamata al 113, avevano segnalato una violenta lite tra due gruppi contrapposti, serbi da una parte e croati dall’altra. Cos’era accaduto? Che una vettura pirata, entrando a tutta velocità nel campo poco prima delle 15.30, aveva travolto di striscio una donna croata incinta e un bambino di 12 anni, quindi si era dileguata. La madre e il ragazzino erano stati portati all’ospedale Sacco senza grosse conseguenze per la loro salute visto che non avevano mai perso conoscenza, mentre in via Monte Bisbino gli animi si erano surriscaldati e, oltre ai sassi, tra serbi da una parte e croati dall’altra avevano cominciato a «volare» anche degli spari, tre colpi di pistola come hanno testimoniato i tre bossoli rinvenuti dagli agenti dell volanti accorsi sul posto.
Così ieri mattina la polizia, che da venerdì pomeriggio era rimasta di guardia la campo nel timore che tornasse la tensione, ha controllato 45 persone tra i residenti. Di questi, uomini e donne croati e serbi, venti sono risultati avere precedenti penali mentre altri sei sono stati accompagnati in questura perché clandestini e quindi sprovvisti dei documenti e delle credenziali necessarie per risiedere in Italia: per loro sono state avviate le procedure di espulsione.
Ma non è finita qui. I poliziotti, infatti, hanno perquisito baracche e roulotte e controllato 13 mezzi tra auto e moto.


Nei prossimi giorni la questura non ha intenzione di allentare la supervisione sul campo, soprattutto per tenere monitorata - in caso di ulteriori degenerazioni - la situazione dei contrasti tra i nomadi e le possibili conseguenze.

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