Cori razzisti contro Zoro, poi festeggiano Martins

Cori razzisti contro Zoro, poi festeggiano Martins

Gian Piero Scevola

Dopo il Milan 2, la Tim Cup ci riserva l’Inter 3, perché quella mandata in campo da Mancini a Parma non è neppure una formazione di seconde linee, vista la presenza di tanti giovanotti di belle speranze, tutti primavera, in nerazzurro. L’ennesima partita inutile, in un altro stadio deserto, il Tardini questa volta, ma questa è la triste realtà della Coppa Italia sino a quando si troverà una formula più accattivante. L’Inter si affida in fase offensiva al duo Martins-Cruz (l’unica volta che hanno giocato insieme i nerazzurri hanno battuto 1-0 i Rangers in Champions) e a decidere è proprio la rete del nigeriano che torna al gol dopo un’assenza di due mesi. Da parte sua Cruz si limita a... litigare a più non posso con l’australiano Grella. Negativo anche Solari (prima sulla fascia destra, nella ripresa a sinistra), brutta copia di un fantasma, con Mancini che dalla panchina gliene canta di tutti i colori. Peccato che a guastare la serata gelida ci abbiano pensato i soliti quattro imbecilli, uno sparuto gruppo di ultrà nerazzurri, che hanno ripetutamente intonato cori offensivi e razzisti nei confronti del messinese Zoro, salvo poi applaudire il gol di Martins.

E dire che la partita era iniziata con 5’ di ritardo, con esibizione dello striscione «No al Razzismo» come segno di protesta.
Nel tardo pomeriggio a Bergamo, l’Atalanta si era presa il lusso di battere l’Udinese grazie al gol di D’Agostino, ma i friulani possono ben recriminare su due pali colpiti da Tissone.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica