«Magari questa è l'occasione buona per cominciare ad organizzare qualche evento in più». Questo il tenore dei discorsi che si rincorrono tra i cittadini che, puntuali ed entusiasti, intorno alle 15 cominciano a raccogliersi nelle sale di Villa Gentile Bickley in via Cervetto a Cornigliano. C'è emozione e voglia di novità tra gli abitanti della zona, riuniti all'interno del palazzetto neorinascimentale per assistere all'assemblea fondativa della prima Pro Loco con sede nel quartiere. Alla base del progetto l'idea di 9 corniglianesi, che vivono nella zona e sono fortemente legati al loro territorio, che hanno messo in piedi un piano per il recupero sociale, artistico, culturale, sportivo ed educativo del loro quartiere attraverso la fondazione di una associazione di volontariato che opererà per lo sviluppo del territorio e del turismo locale, la Pro Loco appunto. Il progetto è ambizioso, alla base ha un grosso legame con il quartiere e tanta voglia di fare da parte dei soci aderenti che hanno tra i loro obiettivi la promozione della zona attraverso pubblicazioni, pubblicità ai prodotti gastronomici tipici e organizzazione di eventi che coinvolgano quanti più cittadini possibile.
«Il nostro scopo - sottolinea il consigliere Luciano Tagliati - è quello di fare rete con le diverse associazioni presenti sul territorio e raggruppare tutti i soggetti, Arci e Acli compresi, che non devono competere con noi ma aiutarci a lavorare insieme per ricreare un tessuto associativo che qui manca da tempo. Vogliamo creare un centro in cui ci sia il dialogo e l'integrazione tra cittadini». Per fare questo la neonata associazione si è, per il momento, autofinanziata. «Abbiamo già cominciato una campagna di tesseramento - spiega il presidente Fabrizio Cartabianca - e siamo riusciti a raccogliere più di 120 adesioni in un solo mese, a fronte del pagamento di una cifra simbolica ed accessibile per tutti che chiediamo ai nostri nuovi soci». Certo da sole le tessere non bastano e i volontari sperano nell'appoggio anche economico degli enti locali, Regione e Comune in primis. «Abbiamo già coinvolto l'Università di Genova per studiare alcuni progetti e stiamo cercando di coinvolgere anche il Ministero. La cosa più importante per noi, al momento, è la sede - continua Cartabianca - al momento il municipio ha messo temporaneamente a disposizione le sale di Villa Bickley e di Villa Spinola ma siamo in cerca di una sede nostra».
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