La corsa Shanghai 2010 avanti a tappe forzate

Con i cinesi è meglio non fare gare, soprattutto quando si tratta di tirare su palazzi e allestire cantieri, non fosse altro perché con i diritti dei lavoratori non vanno troppo per il sottile. E però anche con queste premesse il confronto con l’Expo Shanghai 2010 rischia di essere umiliante. Mancano ancora due anni ma è già possibile organizzarsi la vacanza in vista dell’Esposizione universale cinese. Le prenotazioni alberghiere sono partite nel settembre 2008, oltre due mesi fa. Fantascienza, se si pensa ai ritmi italiani.
L’ambasciatore Hua Junduo racconta con composta fierezza e nel silenzio assorto dell’assemblea Bie tutto quel che è stato fatto in vista del prossimo appuntamento con cui la Cina si presenterà sul palcoscenico mondiale dopo le Olimpiadi 2008. «Better City, Better Life», una città migliore per una vita migliore, è il tema dell’Expo Shanghai 2010. Non solo chiacchiere. La dinamica area di Pudong è stata ulteriormente rinnovata. Per collegare il sito Expo al resto della città saranno realizzate cinque nuove linee della metropolitana, tre delle quali sono già state ultimate. Trentanove strade di collegamento sono state ingrandite e altre saranno costruite dal nulla. Per girare all’interno dell'area saranno a disposizione cinque ferry boat per i collegamenti fluviali, un metro speciale e quattro rotte per gli autobus.
La mascotte Expo 2010, un rassicurante pupazzetto azzurro, ha già invaso la metropoli cinese. È partita una campagna d’informazione martellante.

L’info point che si trova nel cuore di Shanghai, dotato di plastici, documentari e depliant, è stato già visitato da quattrocentomila persone. Entro il 2008 la Cina completerà anche il suo scenografico padiglione a forma di pagoda. Forse è meglio non continuare a fare paragoni.
SCot

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