Corse meno care grazie al congegno studiato da Atm

Tra i sistemi elettronici che smisteranno le auto bianche per rendere più funzionale il servizio potrebbe esserci anche quello messo a punto da Atm. L’amministrazione di Palazzo Marino ha infatti commissionato all’Azienda dei trasporti milanesi un progetto di ingegneria ad alto contenuto tecnologico destinato a collegare in una macrorete Istituzioni, municipalizzate e pure le quattro centrali radiotaxi. Progetto che nasce come rete di sicurezza e che è attualmente in fase di preservizio. Sistema che, in codice, si chiama Tetra
(acronimo di Terrestrial trunked radio) e che è paragonabile solo al gsm per i sistemi pubblici di radiocomunicazione mobile, con la garanzia di un’altissima sicurezza delle trasmissioni in termini di affidabilità e riservatezza. Sistema che consente chiamate selettive veloci, comunicazioni tra gruppi di utenti, scambio di messaggi di testo, trasmissione dati o video se necessari e anche modalità «cripto» di trasmissione e ricezione. Ma il fiore all’occhiello della tecnologia digitale nel campo delle comunicazioni professionali - il cui standard è alla base della rete radiomobile destinata alle forze di sicurezza nazionali – non è stato molto gradito dai tassisti, che evidentemente temono di essere controllati dall’alto. Ma l’obiettivo del Comune di Milano attraverso questa macrorete è un altro: creare una rete inviolabile e in grado di trasmettere informazioni di servizio.

E proprio quest’ultimo particolare potrebbe rendere il sistema progettato da Atm sullo standard di Tetra utile all’obiettivo che l’assessore alla Mobilità e ai trasporti, Edoardo Croci, vuole raggiungere sul fronte taxi: evitare sovraffollamenti in alcuni punti e disponibilità di vetture anche in zone solitamente deserte. Applicazione di un metodo che a Parigi già funziona e che rende più veloce e affidabile anche il servizio taxi. E, quindi, consente pure un risparmio sul costo della corsa.

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