Costanza Starace

Nacque a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, nel 1845. La sua era una famiglia benestante e lei era la prima di sei figli. Costanza avvertì prestissimo la vocazione al chiostro, tanto che volle entrare in convento appena adolescente. In un paio d’anni, però, la salute la costrinse a tornare a casa. Raggiunta la maggiore età, che allora era di ventun anni, ottenne dal vescovo l’abito di terziaria mariana. Allora si diceva “monaca di casa”. Col nome di suor Maria Maddalena della Passione faceva catechismo e organizzava la Pia Unione delle Figlie di Maria. La famiglia le mise a disposizione una casa in cui, con l’aiuto di alcune compagne, raccoglieva le orfanelle. Poiché quattro sue collaboratrici si fecero anche loro terziarie, nel 1871 cominciò la vita in comune e si diede vita alla congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria. La Starace non aveva mai avuto intenzione, in verità, di fondare una nuova famiglia religiosa, ma la comunità le crebbe in mano e fu necessario aprire nuove case in Puglia e nel resto della Campania. Nel 1893 la congregazione delle Compassioniste venne ufficialmente aggregata all’ordine dei Servi di Maria e, per giunta, madre Maria Maddalena della Passione si ritrovò anche a fondare un santuario a Scanzano di Stabia.

Le sue suore, sempre occupandosi a tutti i livelli dei più deboli e bisognosi, attraversarono i decenni difficili (per la Chiesa) a cavallo dei secoli XIX e XX, e pure il periodo della Grande Guerra. La fondatrice morì nel 1921 e fu sepolta nel suo santuario. Di lei si conservano centinaia di lettere.
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