
Dopo lo sgombero del Leoncavallo resta ancora ampia la galassia delle occupazioni abusive di immobili, sia privati che pubblici, di area anarco-antagonista, all'interno dei quali sono attivi collettivi che organizzano iniziative di vario genere: se ne contano almeno 126 in tutta Italia, di cui 25 solo in Lombardia. Nella totalità dei casi si tratta di occupazioni risalenti nel tempo. Infatti, tutti i nuovi tentativi degli ultimi anni sono stati sventati dall'intervento delle forze dell'ordine in base alle indicazioni contenute in un'apposita direttiva diel ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che prevede lo sgombero immediato di ogni nuova occupazione.
E se ci concentriamo solo su Milano? Cosa rimane sotto la Madonnina dopo l'addio del Leonka? Tra i centri sociali più conosciuti c'è senz'altro il Csa Cox18 in via Conchetta, zona Ticinese, sede di eventi, mostre e incontri su tematiche sociali e politiche. Si tratta di uno spazio sociale, occupato e autogestito che si trova a due passi dal Naviglio Pavese e che è tra i più famosi di Milano: compirà 50 anni l'anno prossimo.
Uno dei più attivi in ambito studentesco è il Cantiere di via Monte Rosa in zona Lotto, vero punto di riferimento per i movimenti collettivi studenteschi nelle scuole di Milano, che qui trovano anche supporto per l'organizzazione delle attività autogestite durante le occupazioni. Il Cantiere si definisce "un laboratorio politico di movimento, in cui si immagina un'alternativa al sistema neoliberista che ci vuole incasellare nelle sue tristi categorie". Quindi progetti di alternativa culturale e crew artistiche e musicali, pratiche e spazio di mutuo soccorso.
In zona Musocco c'è poi la Cascina autogestita Torchiera. Torchiera è una cascina storica fortificata risalente al 1330 e di proprietà dei Padri della Certosa di Garegnano fino al 1888. Tra il 91 e il 92 la Cascina raggiunge uno stato di totale abbandono e in quello stesso periodo un gruppo di ragazzi del quartiere vi si insedia costituendosi in Centro Sociale Autogestito Torchiera. Da 24 anni vive come spazio di aggregazione effettivamente aperto a tutti in cui prendono forma iniziative culturali e ricreative aperte e accessibili perché "a basso costo". come laboratori di teatro, di danza, di ginnastica acrobatica, scuola di italiano per stranieri, presentazioni di libri, dibattiti politici e culturali, cineforum, concerti e spettacoli, cene sociali.
In via dei Transiti 28, proprio accanto all'uscita "Pasteur" della linea uno metropolitana, dal 1978 c'è il Centro occupato autogestito T28. Dal 1994 ospita anche l'Ambulatorio medico popolare, associazione legalmente riconosciuta, autogestita e autofinanziata, che fornisce servizi essenziali a chi rimane fuori dal sistema sanitario nazionale: i senza dimora o gli stranieri senza permesso di soggiorno. Più volte minacciato di sgombero, l'Ambulatorio in questi anni ha curato gratuitamente più di cinquemila persone.
Infine ricordiamo realtà minori ma non meno combattive, come la Panetteria Occupata di via Conte Rosso, a Lambrate, spazio politico e di aggregazione sociale nato nel 1991 dall'occupazione di un ex forno (da qui deriva il nome).
All'interno si svolgono "attività di matrice anticapitalista e antimperialista" come del resto alla Villa Occupata (ovvero Villa Viber) di via Alessandro Litta Modignani, ad Affori, punto di ritrovo ufficiale di molti anarchici.