
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti, accusato di avere preso dei soldi per scagionare Andrea Sempio, nell'ambito del caso Garlasco, e per questo motivo indagato per corruzione in atti giudiziari, rassegnerà le dimissioni da presidente e membro del Consiglio d'amministrazione del Casinò di Campione d'Italia. Lo rende noto la stessa casa da gioco, «informalmente informata» delle intenzioni del magistrato (in pensione) che evidenzia «la totale estraneità della Casa da Gioco» dalle accuse mosse a Venditti, il cui mandato fino ad oggi «è stato assolto con grande professionalità e competenza».
La difesa dell'ex procuratore inoltre impugnerà il provvedimento di perquisizione e sequestro eseguito venerdì scorso nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Brescia che ipotizza nei confronti del magistrato il reato di corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa, Venditti avrebbe ricevuto 20-30 mila euro per scagionare Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara Poggi la cui posizione è stata archiviata due volte negli anni scorsi e che oggi è di nuovo indagato dai pm pavesi nella inchiesta sul delitto di Garlasco. L'avvocato Domenico Aiello, che assiste Venditti, sta preparando il ricorso al Riesame contro il decreto. Venditti si è dichiarato innocente, affermando di non avere mai preso denaro in tutta la sua carriera.
«Gli accertamenti bancari hanno dato esito negativo, altrimenti lo avremmo trovato valorizzato nel decreto di perquisizione» di venerdì, è la riflessione dell'avvocato Domenico Aiello. Ma la vera svolta sul delitto, potrebbe arrivare dal Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara: c'è attesa per l'analisi di quell'aplotipo Y, eventualmente idoneo ad individuare la discendenza in linea paterna, rintracciato sulle unghie della vittima.
L'esame di quella porzione di cromosoma di Ignoto 1 - secondo una recente consulenza dei pubblici ministeri riconducibile all'attuale indagato - è il passaggio finale, e forse il più delicato, dell'accertamento irripetibile di cui la perita Denise Albani ha chiesto e ottenuto una proroga di 70 giorni.