
La scorsa notte a Livorno si è svolta l'operazione Garibaldi, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, nelle province di Livorno e Pisa, coadiuvati dai Reparti dell’Arma territoriale competenti, nonché da R.O.S., da S.O.S. e S.I.O. del 6° Battaglione Toscana, Nucleo Elicotteri di Pisa, Nuclei Cinofili di Firenze e San Rossore (Pisa). Sono stati impiegati oltre 150 militari che hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 15 soggetti, fra questi 11 sono senza fissa dimora e risultano irregolari sul territorio nazionale. Sono stati disposti 5 arresti in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 9 divieti di dimora nella provincia di Livorno. Le accuse sono, a vario titolo e in concorso tra loro, di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
I carabinieri hanno smantellato una centrale dello spaccio a Livorno, in pieno centro, talmente consolidata da rendere agevole per chiunque l’approvvigionamento di droga in loco senza preventivi contatti/accordi, generando una diffusa percezione di insicurezza e allarme sociale, aggravati dal fatto che le transazioni avvenivano in pieno giorno, alla presenza di famiglie e bambini che frequentavano le aree giochi attrezzate presenti in piazza. Le modalità di spaccio erano sistematiche e ripetitive: gli acquirenti arrivavano a piedi, in bicicletta o in auto, si avvicinavano agli spacciatori costantemente presenti in piazza mostrando il denaro e ricevevano la dose, precedentemente occultata tra i veicoli in sosta nelle vicinanze, tra gli indumenti personali degli indagati o sfruttando le baracchine della piazza, nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Nel corso delle attività che a partire dal 2024 hanno avuto ad oggetto piazza Garibaldi a Livorno sono stati conseguiti importanti risultati operativi da parte dell'Arma: 10 persone sono state arrestate, 12 sono state deferite in stato di libertà, 57 assuntori (tra i quali 7 minori) sono stati segnalati alla Prefettura di Livorno, ricostruite e documentate oltre 430 cessioni di stupefacenti, tra le quali almeno 7 nei riguardi di ulteriori minorenni in fase di identificazione, sequestrati circa 2 kg di droga. Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da numerosi precedenti penali, sia per reati legati agli stupefacenti, che per delitti contro la persona e contro il patrimonio. Tra gli indagati risulta anche H.H.
, tunisino già indagato per l'omicidio del giovane Danny Magina del 22 agosto 2022, buttato dalla finestra del quarto piano di una casa popolare nel quartiere popolare “la Guglia” di Livorno. Lui attualmente in carcere ma è stato visto corso attività investigativa fare cessioni di droga, tanto che nel corso dell'operazione è stata perquisita la casa in cui vive la moglie tunisina.