Cronaca giudiziaria

Botte al nuovo fidanzato della sua ex, leader animalista finisce a processo

Un uomo di 63 anni, leader di un'associazione animalista, dovrà difendersi dalle accuse di lesioni personali aggravate e minacce: insieme ad un complice, avrebbe massacrato di botte l'attuale fidanzato della sua ex-compagna, causandogli varie fratture

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Nelle scorse settimane era a quanto pare impegnato in una serie di manifestazioni animaliste in difesa degli orsi in Trentino (prima) e dell'orsa Amarena in Abruzzo (poi). Adesso dovrà però difendersi in tribunale dalle accuse di lesioni personali aggravate e minacce: insieme ad un sodale, è a quanto sembra stato accusato di aver aggredito l'attuale fidanzato della sua ex-compagna, dopo aver pianificato l'aggressione. Protagonista dell'episodio in questione è un uomo di 63 anni, fra i leader del gruppo animalista "Centopercentoanimalisti". E stando a quanto riportato dalla testata online TrentoToday, che ha ricostruito la vicenda, si tratterebbe di Paolo Mocavero, il dj animalista peraltro salito alla ribalta delle cronache già qualche anno fa per la causa per diffamazione intentatagli dall'ex-calciatore Roberto Baggio (a seguito di alcune frasi sulla sua passione per la caccia che il "Divin Codino" non aveva evidentemente gradito).

Il gip di Como ha a quanto pare accolto la richiesta di giudizio immediato per il sessantatreenne attivista e per un uomo di 36 anni della provincia di Bergamo, impegnato nella medesima associazione. Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, Mocavero e l'amico avrebbero preso a calci e pugni un altro militante dei gruppi animalisti residente in provincia di Como. Il motivo? Questioni sentimentali, parrebbe: l'aggredito sarebbe infatti il nuovo compagno dell'ex-fidanzata del sessantatreenne. "In particolare - si legge nel decreto di giudizio immediato - a causa della gelosia determinata dal fatto che la sua ex-convivente ha ora una relazione". Così i due presunti aggressori sarebbero andati a casa dell'uomo e lo avrebbero picchiato, facendolo sbattere contro il cancello dell'abitazione e prendendolo a calci anche quando era a terra e senza la possibilità di difendersi. Una vera e propria ritorsione in buona sostanza, anche perché chi indaga è convinto che il pestaggio sia stato organizzato a tavolino.

Su queste premesse, la procura di Como ha come detto chiesto il giudizio immediato per i due indagati, con la prima udienza già fissata in tribunale per il prossimo 16 novembre. Mocavero e l'amico dovranno rispondere dell'accusa di minacce perché, anche tramite le pagine Facebook di Centopercentoanimalisti, avrebbero intimato al comasco di "fargliela pagare" per aver tradito la "loro fratellanza". Le lesioni, che fanno riferimento all'aggressione, sarebbero invece aggravate dal fatto che l'uomo picchiato è poi uscito dall'ospedale con una prognosi di oltre quaranta giorni, riportando inoltre varie fratture (fra cui una al collo del femore) che hanno richiesto l'impianto di una protesi e la successiva riabilitazione.

Fra qualche settimana, in ogni caso, potrebbero esserci novità.

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