
Non c'è solo il nome di Andrea Sempio, nelle indagini bis sul delitto di Garlasco. Sempio, che nel 2007 era tra i migliori amici del fratello di Chiara Poggi, Marco, è l'unico iscritto nel registro degli indagati. Ma i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, su delega della Procura di Pavia, stanno ricostruendo a tappeto il giro di amicizie che ruotava sia intorno a Sempio sia ad Alberto Stasi, condannato come autore dell'omicidio. E uno dei nomi salta fuori l'altro ieri, quando la madre di Sempio, Daniela Ferrari, viene convocata per essere interrogata dai carabinieri. La donna, come suo diritto, si rifiuta di rispondere alle domande. Ma, stando a quanto racconta l'avvocato difensore di Sempio, qualche domanda le viene fatta ugualmente, "fuori verbale" come si dice in questi casi.
I carabinieri le fanno un nome. La donna risponde. Poco dopo si sente male, esce dalla caserma in lacrime. Non ci sono elementi per dire che sia stato il nome citato dagli investigatori a causare il malore. Ma intanto l'episodio conferma che l'indagine si muove più ad ampio raggio che sul solo Sempio. Come conferma d'altronde la scelta della Procura di Pavia di confrontare le impronte digitali recuperate dalla vecchia inchiesta non solo con quelle di Stasi e Sempio ma anche con numerosi altri personaggi già esaminati nel 2007.
L'avvocato di Andrea Sempio, Angela Taccia, spiega che il nome fatto alla Ferrari non le dice niente "non lo conosco, non lo conosce Andrea, non lo conosce suo padre". E non sarebbe neanche negli atti del processo, "posso sbagliarmi ma quel nome mi sembra di non averlo mai letto". Se le cose stanno così, vengono esclusi una serie di nomi che ricorrono invece abbondantemente nelle carte delle vecchie indagini: come gli amici di Stasi, Simone Piazzon e Marco Panzarasa, che nel processo finitio con la condanna di Stasi il procuratore generale Laura Barbaini indicò come i terminali di un triangolo di comunicazioni anomale con Stasi iniziato due giormi prima dell'omicidio, "qualcosa di grave è sicuramente successo tra l'11 e il 13 agosto 2007".
La versione dell'avvocato esclude anche dalla lista dei possibili nomi tutto il gruppo di amici di Marco Poggi e Andrea Sempio che doveva partire per Punta Ala la mattina del delitto: Mattia Capra, Alessandro Biasibetti, Roberto Freddi. Nomi importanti, perché proprio i preparativi della partenza per le vacanze sono indicati da Sempio per spiegare le sue ripetute telefonate a casa dei Poggi nei giorni prima dell'assassinio.
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