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Ecco quali sono le 4 truffe on line più insidiose del web (e come difendersi)

Intervista a Tiziana Liguori, dirigente della polizia postale di Milano. "Fake trading online", truffe amorose, "sextortion" e "Man in the middle": ecco come difendersi

Ecco quali sono le 4 truffe on line più insidiose del web (e come difendersi)

Dal "Fake insider trading" alla "Sextortion", si tratta sempre di fenomeni cosiddetti trasversali: colpiscono ogni fascia d'età e non guardano in faccia a sesso, reddito o livello di istruzione. Tiziana Liguori, dirigente milanese del centro Operativo per la Sicurezza cibernetica - Polizia Postale di Milano, spiega quali sono le truffe on line più insidiose e come difendersi.

Fake trading on line

"È un fenomeno in grande crescita - spiega la dirigente al Giornale.it - che riguarda cifre anche importantissime, che arrivano anche al milione di euro, e che colpisce tutti, dal banchiere al pensionato. Proprio questa mattina è arrivata la denuncia di un imprenditore che ha perso 500mila euro. Funziona così: sul web compaiono banner pubblicitari che invitano a fare investimenti che frutteranno cifre importanti. Una volta fatto clic, l'utente è invitato a inserire i propri dati. Si viene quindi ricontattati al telefono da un numero che appare come quello della propria banca da un operatore che spiega come "triplicare" il proprio investimento iniziale. Ma le chiamate arrivano tramite canale VoiP e sono gestite tramite società estere, spesso localizzate in Albania. In modo simile avvengono smishing e phishing, a seconda che il primo contatto avvenga tramite sms o mail. Quando si trovano di fronte a una 'vittima' poco esperta di informatica, la invitano a condividere lo schermo. In questo modo riescono a entrare nel computer della persona che stanno cercando di raggirare, accedendo ai suoi dati. Sono molto abili: il capitale iniziale versato dalla vittima viene spesso riconvertito in criptovalute che finiscono all'estero".

Truffe romantiche

"Siamo letteralmente invasi - sottolinea ancora Liguori - da persone che arrivano dei nostri uffici per denunciare di avere subito truffe amorose tramite social. Qui il raggiro avviene tramite finti profili sui social network tradizionali: i truffatori carpiscono la fiducia della vittima accedendo ai suoi dati reperiti appunto sui social e approfittano delle fragilità facendosi versare cifre anche importanti in nome di presunte relazioni sentimentali. Sono i casi più dolorosi, spesso le vittime non riescono a capacitarsi che la persona con cui avevano istaurato una relazione fosse in realtà un 'fake'. A volte vanno via e tornano nei nostri uffici dopo sei mesi, più disperati di prima. Questo fenomeno colpisce principalmente le donne, di tutti i ceti sociali".

Sextortion

"Qui il raggiro parte da uno scambio di video o foto a sfondo sessuale di tipo consensuale. Peccato che la vittima a un certo punto venga minacciata: o paghi o mando il video a parenti, amici, datori di lavoro. Qui siamo di fronte a una vera e propria estorsione e i luoghi virtuali dove avviene sono i social network. In questo caso ci sono più vittime uomini: ci sono anche professionisti, anche di ceto alto e con elevata cultura, e anche persone molto giovani".

Gli attacchi "Man in the middle"

"Questo è un fenomeno più raro - spiega sempre Liguori - e avviene quando la vittima riceve una mail da un mittente fake che si spaccia per l'azienda a cui inviava bonifici periodici. Nella mail spesso si comunica di avere cambiato l'Iban, così la vittima è portata a modificare i dati del conto corrente a cui inviava il denaro. In sostanza l'hacker si frappone tra due entità (appunto 'Man in the middle, uomo nel mezzo') manipolando le comunicazioni. Qui purtroppo ci si accorge del raggiro solo quando il reale creditore si va vivo per dire che non ha ricevuto il bonifico. Le truffe in questi casi arrivano anche a cifre consistenti, abbiamo avuto casi da 800mila euro fino ai 4 milioni di euro".

Come difendersi

La dirigente spiega quindi come fare a difendersi dalle truffe diventate sempre più insidiose. "Bisogna adoperare tutte le cautele possibili, in primis quella di chiedere un incontro di persona che è un ottimo modo per verificare se si è di fronte a un'identità fittizia.

L'altro consiglio è di rivolgersi sempre al proprio istituto bancario per chiedere informazioni rispetto a investimenti. In sostanza: non fidarsi mai della semplice telefonata, perché il denaro - come si racconta anche nelle favole - non cresce sugli alberi".

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