Garlasco, il capello nella spazzatura potrebbe non essere di Chiara: cosa sappiamo

Nel capello trovato nella spazzatura di casa Poggi durante l'incidente probatorio potrebbe esserci il bulbo da cui ricavare il Dna nucleare

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Il prossimo 4 luglio è in programma la terza giornata di incidente probatorio per il caso di Garlasco. In questo periodo i periti e i consulenti stanno lavorando ai reperti che sono stati già aperti e verificati, per determinare se sia possibile estrarre materiale biologico e, quindi, Dna. Particolare importanza assumono gli oggetti che furono sequestrati a casa poggi e che rappresentano la spazzatura prodotta nella villetta dove è stata uccisa Chiara Poggi, probabilmente la mattina del 13 agosto 2007. Stando a quanto emerso dalle indagini, infatti, i resti della cena del 12 agosto 2007, consumata con Alberto Stasi, sarebbero stati buttati la notte stessa, eccezion fatta per i due cartoni di pizza. In quella spazzatura è stato ritrovato un bicchiere di the freddo con relativa cannuccia, due vasetti di Fruttolo e altri prodotti che sembrano essere i resti di un colazione. Ma insieme a quelli, inaspettatamente, è emerso anche un capello dal sacco della spazzatura, che non era mai stato aperto dall'aprile 2008.

Ci sono poche informazioni riguardo a questo reperto: l'unica cosa emersa è che è lungo 3,5 centimetri. Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi, ha parlato con Fanpage e ha fatto emergere alcuni dettagli che potrebbero essere determinanti per l'indagine soprattutto perché, dice, "sembrerebbe esserci un bulbo. Questo è quello che è parso un po' a tutti guardando questo capello nell'incidente probatorio: sembrerebbe che si possa lavorare su dna nucleare". La presenza del bulbo, per quanto sia di un capello vecchio di 18 anni, può fornire l'identificazione precisa di chi lo ha perso. Inoltre, il consulente ci ha tenuto a specificare che "al momento parliamo di formazione epilifera" ma, ha aggiunto, "non risultava spezzato. Per cui non dovrebbe essere attribuibile a Chiara". Quindi, se fosse un capello, potrebbe appartenere a qualcuno con i capelli abbastanza corti. Non è stato reso noto nemmeno il colore di questa formazione, che potrebbe fornire qualche indicazione in più, perché se la vittima aveva i capelli scuri, come Andrea Sempio che attualmente è indagato, che però all'epoca li portava lunghi, Alberto Stasi, condannato in via definitiva, li ha biondi.

Bisogna comunque andare con i piedi di piombo, come suggerisce Redaelli, perché è stato trovato nella porzione esterna del sacchetto dei cereali e quel sacchetto non era originariamente nella spazzatura ma sul divano dove la vittima stava facendo colazione e dove c'era la tv accesa.

"La valenza investigativa di questa formazione epilifera ancora non la sappiamo: è da valutare considerando il luogo di rinvenimento, in considerazione delle modalità con cui è stato repertato", specifica il consulente della famiglia Poggi.

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