
L'estate è finita e anche l'inchiesta di Garlasco per l'omicidio di Chiara Poggi rientra nel vivo. Oggi è il giorno della ripresa dell'incidente probatorio e l'obiettivo di giornata è quello di andare alla ricerca di eventuali impronte latenti nel contenuto della spazzatura repertato nella villetta di via Pascoli in cui si è consumato l'omicidio. I periti nominati dal gip di Pavia stanno lavorando in sinergia con i consulenti delle parti per esplorare ogni possibile traccia che potrebbe essere utile all'indagine. La procura di Pavia non vuole lasciare nulla di intentato per eliminare qualunque dubbio che da 18 anni grava su questo caso. C'è già un condannato definitivo, che è Alberto Stasi, e da marzo c'è anche un indagato, Andrea Sempio.
La ricerca delle eventuali impronte latenti viene effettuata sull'etichetta del bicchiere dell'Estathè (sulla cui cannuccia è stato ritrovato il Dna di Stasi), su una confezione di biscotti, su un sacchettino con dentro i cerali e sul sacchetto della pattumiera con i resti di quella che dovrebbe essere la colazione consumata la mattina del 13 agosto, prima dell'omicidio. "Andrea è stanco ma tranquillo. È dispiaciuto più che altro per i suoi genitori ma vuole che vengano fatte tutte le indagini, dalle quali non emergerà nulla. Non temiamo sorprese: Andrea ha sempre detto la verità e non si è mai contraddetto", ha dichiarato l'avvocato Angela Taccia, che con Massimo Lovati difende l'unico indagato. All'esterno della Questura di Milano dove si stanno effettuando gli accertamenti è stata intervistata brevemente anche Giada Bocellari, che con Antonio De Rensis rappresenta il pool difensivo di Alberto Stasi.
"Non diamo particolare peso a questa giornata. Non credo succederà nulla, ci aspettiamo che le impronte corrispondano al Dna già trovato. Ci sono altri passaggi ben più importanti a cominciare dalle unghie", ha dichiarato l'avvocato, facendo riferimento ai prossimi accertamenti dell'incidente probatorio che, però, richiederanno più tempo. "L'incidente probatorio è una parentesi che interessa i media perché c'è la discovery", ha concluso l'avvocato Bocellari. Non è escluso, anzi, che venga richiesta una proroga per la chiusura dell'incidente probatorio, con il rinvio dell'udienza attualmente prevista per la fine di ottobre.
"Visti i risultati che abbiamo ottenuto attraverso l'analisi del dna sulla spazzatura siamo fiduciosi che non ci sia nulla di riconducibile a Sempio", ha dichiarato l'ex generale dei Carabinieri Luciano Garofano, oggi consulente di parte di Sempio ma ai tempi del delitto comandante dei Ris di Parma che hanno effettuato i rilievi nella villetta.