Cronaca giudiziaria

"Ha almeno 21 anni". Smascherato lo scafista "minorenne" di Cutro

Il più giovane degli scafisti di Cutro non aveva alcun documento con sé e ha potuto rilasciare false dichiarazioni sul suo nome e la sua età, ma sarebbe stato smascherato nel corso dell'incidente probatorio

"Ha almeno 21 anni". Smascherato il presunto scafista minorenne di Cutro

Sono passati quasi due mesi da quanto il peschereccio partito da Smirne ha terminato la sua corsa in una secca davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, in Calabria, causando decine e decine di morti. Le indagini da parte della procura di Crotone sono partite nell'immediato per accertare responsabilità e cause dell'incidente, che come testimoniano gli stessi migranti e i video girati a bordo, è stato causato da una manovra sbagliata. La rapidità dell'intervento delle forze dell'ordine ha fatto sì che venissero arrestati nell'immediato, anche se con tempi diversi, anche alcuni degli scafisti e dei responsabili di quella traversata. Tra questi, il più giovane aveva dichiarato di essere minorenne ma gli accertamenti hanno fornito un'altra verità.

Durante l'incidente probatorio che si sta celebrando davanti al tribunale dei minorenni di Catanzaro, infatti, è emerso che l'indagato non è minorenne e non ha 17 anni, come da lui dichiarato. Ne avrebbe almeno 21 o 22, stando ai documenti in possesso del pubblico ministero, che sono stati raccolti dagli investigatori della squadra Mobile della questura di Crotone. Da queste carte emerge sia la vera età del presunto scafista sia la sua effettiva identità. Il suo nome è Hafab Hussnain e non Ishaq Ussnain: al momento dell'arresto il giovane indagato ha fornito le generalità di suo padre.

A questo punto emerge un nodo di incompetenza, visto che un tribunale dei minori non può giudicare un maggiorenne. Pertanto, tutti i documenti sono stati trasferiti alla procura della Repubblica di Crotone, che sta già lavorando al fascicolo degli altri indagati per quel naufragio. Non è certo la prima volta che si verificano circostanze del genere, con migranti che dopo aver distrutto i loro documenti dichiarano generalità false ed età non corrispondenti. L'obiettivo è quello di rallentare le operazioni di riconoscimento e tentare la fortuna dichiarandosi minorenni, sperando di usufruire delle agevolazioni spettanti a chi non ha raggiunto la maggiore età.

Essendo maggiorenne, il caso di Hafab Hussnain confluirà nell'altro incidente probatorio già in corso, che ha già visto nella giornata di lunedì 17 aprile l'ascolto di un testimone chiave per l'indagine. Alla ripresa delle udienze dell'incidente probatorio, in programma per il prossimo 26 aprile, dovrà partecipare anche il presunto scafista minorenne, che verrà giudicato al pari degli altri coinvolti in questo processo per la tragedia di Cutro.

Dalle testimonianze fornite ieri è emerso, tra le altre cose, che gli scafisti hanno impedito di contattare la polizia perché il loro obiettivo era quello di scaricare i migranti e poi riportare il peschereccio in Turchia.

Commenti