Cronaca giudiziaria

"Ha violentato nostro figlio". Così la donna cercava di incastrare il marito

Una donna di trent'anni aveva denunciato l'ex-marito, accusandolo di averla picchiata e di aver violentato il figlio. Ma le indagini condotte dai carabinieri e le intercettazioni stanno smentendo la sua versione dei fatti. E il tribunale di Firenze l'ha accusata di calunnia e maltrattamenti su minori

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Aveva accusato l'ex-marito di averla picchiata e maltrattata. Di più: a suo dire, il coniuge avrebbe persino violentato sessualmente il loro figlio ed era quindi stato indagato. Solo che, con l'avanzare delle indagini delle forze dell'ordine, il presunto aguzzino si è in realtà trasformato in vittima: non solo la moglie avrebbe a quanto pare inventato tutto di sana pianta, ma per rafforzare la "sua" verità sarebbe stata lei stessa a picchiare il piccolo. Protagonista della vicenda in questione che arriva dalla Toscana è una donna di 30 anni, nei confronti della quale è stata emessa dal tribunale di Firenze una misura cautelare che ha previsto l’allontanamento dal figlio e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, oltre all’accusa di calunnia e maltrattamenti su minori. E dire che, stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, era stata proprio lei a denunciare il coniuge, ormai un biennio fa.

Tutto iniziò infatti nel 2021, quando la donna denunciò l'allora marito per violenza domestica e maltrattamenti sul figlioletto di quattro anni. Lividi e ferite erano le prove con le quali si recava negli ospedali dell'area fiorentina per far venire alla luce quelle che sembravano a tutti gli effetti le crudeltà di un mostro. La donna avrebbe persino documentato anche con foto le ipotetiche sevizie che il bambino era costretto a subire dal padre, a seguito delle quali scattarono le indagini dei carabinieri. Accuse che l'uomo, un imprenditore fiorentino, ha sempre negato, decidendo con il supporto del proprio avvocato di dare il via ad una contro-indagine. E anche grazie alle intercettazioni ambientali, sarebbe arrivato un vero e proprio colpo di scena: stando a quanto riporta l’inchiesta svolta dai militari dell'Arma, in realtà non avrebbe commesso nulla di quello che l'ex-moglie raccontava.

Sulla base di quanto ipotizzato dagli investigatori, la trentenne avrebbe agito in questo modo con l'obiettivo di spillare soldi all'ex-coniuge. Di più: sarebbe stata proprio lei a maltrattare il bambino prima di portarlo alle visite mediche, affinché la sua denuncia di violenza su minorenni contro il marito reggesse. E sarebbe stata sempre lei, secondo l'intercettazione riguardante una conversazione con un’amica, a manipolare i pensieri del piccolo, per portarlo a fargli confessare i trattamenti violenti dell’uomo. Escoriazioni e lividi che esponeva come segno riconoscibili delle angherie subite, stando alle ricostruzioni, sarebbero perciò state tutte causate ad hoc con il fine ultimo di avvalorare la sua tesi. Adesso però, un boomerang giudiziario sembrerebbe essersi ritorto contro di lei.

E ieri le forze dell’ordine sono entrate nell’abitazione della mamma per portare via il bambino, in attesa di ulteriori sviluppi.

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