"Interferenze illecite nella vita privata". Boccia indagata per l'audio di Sangiuliano con la moglie

Il gip di Roma ha disposto la rimozione online del messaggio vocale del dialogo tra l'ex ministro e Federica Corsini e il sequestro del medesimo file. L'imprenditrice: "Sangiuliano teme la verità"

"Interferenze illecite nella vita privata". Boccia indagata per l'audio di Sangiuliano con la moglie
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Maria Rosaria Boccia è indagata per interferenze illecite nella vita privata. La Procura di Roma contesta all'imprenditrice proprio questa fattispecie di reato, in concorso con il giornalista Carlo Tarallo, che ha portato nelle scorse ore il giudice per le indagini preliminari a emettere un provvedimento di sequestro preventivo del file audio - trasmesso nell'ottobre 2024 dalla trasmissione "Report" e registrato proprio dal cellulare di Boccia - relativo ad una conversazione privata tra Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini dai profili social di Boccia e dalla testata online campana "Anteprima 24". I file, nell'ambito di una nuova inchiesta aperta dai pm di piazzale Clodio, sono stati rimossi.

L'attività giudiziaria è stata svolta dai carabinieri nell'ambito di un nuovo procedimento avviato per via di fatti avvenuti ad agosto dopo un esposto dell'ex ministro dei Beni e delle Attività Culturali e attuale candidato capolista al Consiglio regionale della Campania con Fratelli d'Italia. Nel frattempo, è già stata fissata per il 9 febbraio 2026 l'udienza del procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta, nato dall'esposto presentato dall'ex ministro in cui vengono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum in relazione all'organizzazione di eventi.

Boccia, anche lei candidata in Campania ma con la lista civica "Alternativa Popolare" di Stefano Bandecchi, già un anno fa fu oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui i suoi telefoni. "Ieri sera ho subito l'ennesimo atto aggressivo da parte del sistema. Mi sono stati per la seconda volta sequestrati i messaggi che Sangiuliano mi mandava e le registrazioni delle sue conversazioni che lui mi autorizzava a sentire e registrare dopo avermi chiamato con il suo dispositivo telefonico - ha commentato Maria Rosaria Boccia -. Tutto materiale utile per la mia difesa rispetto alla 'famiglia' Sangiuliano. Materiale che oggi scotta solo perché l'ex ministro teme la verità. E come pare emergere dalle inchieste nelle ultime ore fa pressioni per continuare a mettere me in cattiva luce.

Tredici mesi fa non era buono come ministro oggi pare essere buono per la Campania". Nessuna replica ufficiale, al momento, è giunta da Sangiuliano, che si è limitato nei giorni scorsi a far sapere di "avere piena fiducia nella magistratura".

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