
La difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi, è pronta ad affondare il colpo dopo le ultime notizie che riguardano la nuova inchiesta su Andrea Sempio. "La prossima settimana depositeremo una consulenza finalizzata ad evidenziare una possibile traccia biologica nell'impronta numero 33" ossia quella attribuita ad Andrea Sempio e individuata sul muro delle scale non molto lontano dal dove fu trovato, il 13 agosto 2007, il corpo senza vita di Chiara Poggi", ha detto al Tg di La7 l'avvocato Antonio De Rensis, che, con la collega Giada Bocellari, difende l'allora fidanzato della 26enne che sta finendo di scontare 16 anni. La consulenza sarà depositata nei prossimi giorni ai pm di Pavia nella indagine a carico di Sempio.
Nei giorni scorsi una consulenza di parte degli esperti incaricati dalla procura pavese, Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli, ha attribuito a Sempio un'impronta ritrovata sulla parete destra della cantina in cui è stato ritrovato il corpo della ragazza uccisa. Il reperto, già analizzato nel 2007, catalogato con il numero "33", aveva dato esito negativo alla presenza di tracce biologiche: due test effettuati dal Ris guidato all'epoca da Luciano Garofano, oggi consulente della difesa Sempio, il combur test e l'opti test, avevano stabilito che non era insaguinata. Senza la presenza di tracce di sangue, l'impronta, che è di Sempio secondo la consulenza perché combacia in "15 minuzie" con la mano del 37enne, non prova nulla rispetto ad un eventuale coinvolgimento nell'omicidio. L'allora 19enne, infatti, all'epoca spesso frequentava quella casa perché amico di Marco Poggi, il fratello di Chiara e potrebbe avere inavvertitamente lasciato una sua impronta sul muro mentre risaliva le scale.
La procura di Pavia, guidata da Fabio Napoleone, al lavoro sul caso con i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, sta oggi cercando il "grattato" dell'intonaco su cui era posizionata l'impronta, proprio alla ricerca di eventuali tracce biologiche, al fine di potere ripetere i test, già effettuati all'epoca, con l'impiego di nuove e ancora più avanzate tecnologie.
C'è anche un'altra strada che verrà percorsa nei prossimi giorni, ed è quella dell'incidente probatorio che verrà effettuato il 17 giugno. Sull'impronta numero 10 si cercheranno tracce del sangue di Chiara: perché è così importante? Perché se ci sono tracce ematiche, si potrà provare a compararla con impronte interessanti. L'impronta numero 10 ", si trovava vicino alle manopole della serratura della porta di ingresso della villa. Secondo i carabinieri, nel 2020, era stata generata da una "mano sporca". Eppure, "non è mai stata oggetto di approfondimenti di natura genetica" volta ad accertare se fosse stata sporca "di sangue (della vittima o di altri) o se fosse altra sostanza". Nella consulenza tecnica da poco depositata la 10 è stata confrontata con una serie di persone: alcuni familiari di Chiara, tra cui i genitori, il fratello e la cugina Stefania Cappa, tre amici del fratello Marco che frequentavano la villetta. Tutti i confronti avvenuti con i cartellini foto-segnaletici hanno dato "esito negativo".
È stata confrontata anche con l'impronta di Sempio e con quella di Stasi: non appartiene a nessuno dei due. Se fosse insanguinata, e si riuscisse a compararla, si arriverebbe alla chiusura del cerchio. Qualunque esso sia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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