Cronaca giudiziaria

Marella Agnelli e la firma apocrifa, ecco cosa significa

Nell'eredità Agnelli si configura il caso di "firma apocrifa" sul testamento di Marella. Cosa significa per la legge e quali sono le conseguenze

Marella Agnelli e la firma apocrifa, ecco cosa significa

Si sta aprendo un nuovo capitolo nell'intricata vicenda sull'eredità Agnelli innescata da un esposto di Margherita Agnelli, figlia di Marella Caracciolo e di Gianni Agnelli, per l’eredità dell’Avvocato. La procura di Torino indaga su presunte violazioni in materia di dichiarazione dei redditi che ha portato a tre iscrizioni nel registro degli indagati. Oltre a John Elkann sono indagati lo storico commercialista degli Agnelli, il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, e l’esecutore testamentario di Marella, il notaio svizzero Urs von Grünigen.

Per gli inquirenti che stanno dipanando l'intricata storia sono di: “natura ragionevolmente apocrifa” le firme riconducibili a Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, su alcuni documenti di rilievo come “le aggiunte testamentarie” e “i contratti di locazione degli immobili italiani”. La triste vicenda della famiglia continua quindi con grandi colpi di scena che aprono nuovi scenari. Per comprendere bene la vicenda è però importante partire dall'inizio di questo nuovo filone e sul significato per la legge di firma apocrifa.

Cos'è una firma apocrifa

È un termine utilizzato nel campo del diritto per indicare una firma falsa o contraffatta. Si tratta di un atto illecito che consiste nel firmare un documento in modo fraudolento, attribuendo la firma a una persona diversa da quella effettiva. L'uso di una firma apocrifa può comportare conseguenze legali, come ad esempio la nullità del documento o l'applicazione di sanzioni penali.

La prima distinzione da fare sulla falsificazione di una firma è quello tra privato e quello pubblico. Se la falsificazione su documento privato è un illecito civile, la falsificazione su documento pubblico è reato. Falsificare una firma su un documento privato, pertanto, ha delle conseguenze serie, ma meno gravi se paragonate al reato di falsificazione in atto pubblico.

Cosa si rischia nello specifico

Come detto la falsificazione di una firma all’interno di una scrittura privata non è un reato, ma si tratta di un illecito civile. L’illecito è il medesimo di chi, per scopi personali, altera o falsifica o distrugge una scrittura privata. Fino al 2016 la falsificazione di scritture private era annoverato tra i reati, dopo quella data è stata classificata come reato minore punibile quindi non con la detenzione, ma con una pena pecuniaria. Per legge attualmente chi commette questo tipo d’illecito civile rischia una sanzione che arriva fino a 16000 euro. Si tratta di una scelta ragionata volta ad alleggerire il lavoro dei tribunali. In questo caso quindi è un giudice civile ad occuparsi della questione.

Un caso a parte però è rappresentato dalla falsificazione di un testamento olografo (un tipo di testamento scritto per intero datato e sottoscritto di mano dal testatore). Sebbene si tratti sempre di un atto privato, la sua falsificazione è considerata reato. Il testamento olografo è normato infatti nel codice penale da una legge diversa rispetto a quella depenalizzata del 2016. Questa legge, essendo ancora in essere, stabilisce che la falsificazione di testamento sia ancora reato.

Falsificare un atto pubblico

Falsificare con una firma apocrifa un atto pubblico come detto è reato e ha conseguenze importanti. Sono atti pubblici le donazioni, gli atti costitutivi di associazioni riconosciute e le società di capitali. Lo sono inoltre tutte le richieste fatte agli enti pubblici ma anche banalmente le giustificazioni per le assenze scolastiche. Lo studente che falsifica la firma sul libretto commette un reato perché gli insegnanti sono pubblici ufficiali. La legge punisce il falso in atto pubblico sia quando sia commesso da un pubblico ufficiale che quando a commetterlo sia il privato cittadino.

Si punisce l’atto di apporre la firma falsa, ma anche la contraffazione del documento. La pena prevista è differenziata a seconda che il reato sia commesso dal pubblico ufficiale o dal privato. Il pubblico ufficiale rischia la reclusione fino a dieci anni, mentre al privato cittadino verrà comminata un terzo della pena.

Gli altri reati commessi con firme false

Ci sono poi diversi altri reati che possono essere integrati dalla firma falsa, che dipendono direttamente dalle finalità della falsificazione. Si ha il reato di truffa quando la falsificazione avviene per ottenere un ingiusto profitto a danno di altri. Per esempio, falsificando la firma del proprietario di un bene in una compravendita per ottenere il corrispettivo.

Oppure, la firma falsa può integrare il reato di sostituzione di persona, individuato dall’articolo 494 del Codice penale. Si compie questo reato quando ci si sostituisce a un’altra persona per procurarsi un vantaggio o recare un danno. Questo reato è punito con la reclusione fino a 1 anno. La vittima può instaurare una causa civile per dimostrare il danno o, nelle ipotesi di reato, costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento.

Firma apocrifa su un testamento

Come viene spiegato su Diritto.it, il testamento apocrifo consiste nell’atto di ultima volontà che non può essere riportato al suo autore perché falso. Il testamento apocrifo, di conseguenza, è un testamento olografo falso, vale a dire, un testamento che viene imputato alla volontà della persona deceduta in modo falso.

Come si può agire in questo caso

Contro il testamento apocrifo possono agire coloro che ne abbiano interesse e, in modo specifico, coloro che sono, o sarebbero, coinvolti nella successione ereditaria. Questo può essere accertato chiedendo ad un giudice di verificare la falsità dell'atto ovvero non imputabile alla volontà della persona deceduta. Per farlo sarà necessario un atto di citazione con il quale gli eredi fanno domanda di accertamento negativo.

Secondo la legge spetta a chi agisce in giudizio dimostrare la falsità del testamento con qualunque mezzo di prova a sua disposizione. In relazione alle caratteristiche del testamento olografo, diventerà di fondamentale rilevanza una perizia che accerti se la grafia sia attribuibile al defunto. Risulta quindi fondamentale che la grafia del testamento venga comparata con altra che è di sicuro riconducibile al defunto, come la firma che c’è su assegni, contratti o altre scritture private.

Quando un testamento è alterato

Questo è il caso Agnelli ovvero il testamento in parte apocrifo, quando l'atto sia stato successivamente alterato in alcune delle sue parti, la perizia grafica dovrà essere fatta comparando tra loro le parti del testamento che risultano diverse, confrontandole con altri atti nei quali la scrittura sia attribuibile con sicurezza alla persona deceduta

Un testamento apocrifo è efficace?

Quale è la sorte di un testamento che viene impugnato perché falso, sia nella sua totalità che in parte? La legge dice che produrrà i suoi effetti fino a quando ci sia una sentenza che ne accerti la falsità. Quindi fino a quel momento è valido ed efficace a tutti gli effetti. Nel caso in cui venga dichiarato nullo, gli eredi nominati nel testamento accertato apocrifo, dovranno restituire quello che hanno preso in modo indebito dall’asse ereditario in relazione al testamento falso.

Il reato secondo legge

La falsificazione di un un testamento configura un reato, perchè la legge lo equipara ad un atto pubblico estendendo le sanzioni penali anche in questo caso.

Secondo la a giurisprudenza, chi redige un testamento apocrifo commette il reato di falso ma non quello di truffa.

Commenti