
La Polizia di Stato di Milano nelle scorse ore ha arrestato Filippo Rebuzzini, il 44enne figlio del fotografo Maurizio che è stato ucciso il 17 settembre scorso, all'età di 74 anni, per cause ancora da chiarire e sulle quali le indagini stanno facendo il loro corso.
Le motivazioni per l'arresto
Avrebbe stalkerato e compiuto atti persecutori Filippo Rebuzzini nei confronti di un uomo che frequenta la donna di cui è innamorato e per questo motivo è finito in prigione. Gli agenti hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere su ordine del gip Mancini del Tribunale di Milano dal momento che il 44enne ha violato il divieto di avvicinamento, già disposto nei giorni scorsi, nei confronti di un uomo di 35 anni che lo ha denunciato la mattina stessa del giorno del ritrovamento del corpo del padre, privo di sensi nel ballatoio del proprio studio in via Zuretti a Milano e poi morto all'ospedale Fatebenefratelli.
Le minacce all'uomo
In pratica, Rebuzzini avrebbe assillato l'uomo di 35anni con telefonate continue e numerosi messaggi contenenti anche minacce. In questo modo è stata accolta dalla Pm di Milano, Maria Cristina Ria, la richiesta di aggravamento eseguita nelle ultime ore dalle forze dell'ordine del commissariato Garibaldi-Venezia. Il 44enne si trova adesso rinchiuso in un carcere milanese.
La morte di Maurizio Rebuzzini
Proseguono su binari paralleli, invece, le indagini per omicidio del 77enne fotografo Maurizio Rebuzzini attorno al quale c'è un alone di mistero: come è morto? L'ipotesi è di omicidio visto che dopo l'autopsia sono stati riscontrati segni di asfissia. Potrebbero essere state determinanti le lesioni trovate attorno al collo del fotografo visto che qualcuno potrebbe averlo strangolato.
Nel referto dopo l'autopsia, l'autorità giudiziaria ha sottolineato di aver riscontrato "escoriazioni multiple" oltre a parlare di una "lesione circonferenziale del collo", compatibile con una morte dovuta a strangolamento.