Niente udienza preliminare e perizia psichiatrica: Filippo a processo per l’omicidio di Giulia

Così andrà direttamente a processo Filippo Turetta, accusato dell’omicidio della ex Giulia Cecchettin

Niente udienza preliminare e perizia psichiatrica: Filippo a processo per l’omicidio di Giulia
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Andrà direttamente a processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, e ha anche rinunciato alla richiesta della perizia psichiatrica. È questa la decisione a sorpresa presa da Filippo Turetta, accusato di omicidio e occultamento di cadavere a seguito dell’uccisione dell’ex fidanzata l’11 novembre 2023, l’abbandono del suo corpo nei pressi del lago di Barcis e la fuga in Germania. L’udienza preliminare con il gup si sarebbe dovuta tenere il 15 e 18 luglio 2024, ma quindi ora non ci sarà.

L’annuncio arriva dall’avvocato difensore di Turetta, Giovanni Caruso, che ha parlato come riporta Repubblica di “un percorso di maturazione personale del gravissimo delitto commesso, e alla volontà che la giustizia faccia il proprio corso nei tempi più rapidi possibili e nell'interesse di tutti”. Quanto alla perizia psichiatrica, resta “ovviamente impregiudicata ogni diversa valutazione della Autorità Giudiziaria”, ma la difesa non percorrerà questa strada. Il legale mette così fine a ogni supposizione: “Non è intenzione della difesa, né di Filippo Turetta, contrariamente a quanto preannunciato senza titolo e a sproposito dalla grancassa mediatico-giudiziaria chiedere che l'imputato venga sottoposto a perizia psichiatrica”. In questo modo si vuole “prevenire possibili speculazioni, e i processi alle intenzioni in ordine alle scelte difensive”.

La richiesta della perizia psichiatrica per Turetta è da sempre un'eventualità molto discussa da parte dell'opinione pubblica, tanto più che il 22enne avrebbe avuto buone possibilità di ottenerla: Turetta aveva infatti avviato, da un paio di mesi prima dell'omicidio, un percorso di analisi con lo psicologo della Asl di riferimento. Avrebbe avuto un'altra seduta a metà novembre, ma in quei giorni si stava appunto allontanando dalla presunta scena del crimine con la sua auto, verso la Germania. Ma appunto la difesa non chiederà nessuna perizia psichiatrica.

Sono altrettanto degne di interesse da parte dell’opinione pubblica le possibili aggravanti che potrebbero essere attribuite dall’accusa. È possibile che al vaglio ci saranno la premeditazione e lo stalking, anche sulla base del materiale raccolto dagli inquirenti.

Nelle ultime settimane sono trapelati molti dettagli in tal senso: Turetta avrebbe utilizzato un’app-spia sullo smartophone di Giulia, avrebbe compilato una lista con del materiale che potrebbe essere stato usato nell’aggressione e avrebbe, attraverso messaggi, litigato con Giulia per la volontà di quest’ultima di voltare pagina. Ma, come per la perizia psichiatrica, bisognerà attendere le decisioni in aula, per ora si parla di indagini e ipotesi: l'inizio del processo è previsto per l'autunno.

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