
Il tema dell'interrogatorio di Andrea Sempio nel 2008 potrebbe non essere secondario come fa capire l'avvocato Antonio De Rensis, legale difensore di Alberto Stasi, in un'intervista rilasciata a Morning News questa mattina. L'intervista telefonica rilasciata a Quarto grado da Sempio, attualmente indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, potrebbe aver fornito una nuova lettura sull'ormai arcinoto scontrino del parcheggio di Vigevano che dimostrerebbe la lontananza di Sempio da Garlasco la mattina del 13 agosto 2007. Non può essere considerato un "alibi" in quanto non c'è targa e potrebbe essere stato effettuato da chiunque e per qualsiasi macchina, ma Sempio lo ha consegnato ai carabinieri il giorno in cui è stato interrogato.
Non è andato lì con lo scontrino, come sembra emergere da quel verbale, ma lui racconta di averlo portato in un momento successivo, dopo essere rientrato a casa per prenderlo e poi consegnarlo. Sempio ha raccontato di essere stato interrogato, di essere stato mandato a casa e poi richiamato dai carabinieri. Di essere tornato perché non gli avevano chiesto nulla della mattina del 13 agosto e che in quel momento sarebbe emerso lo scontrino. Quindi, di essere nuovamente tornato a Garlasco, di averlo preso e portato. In tutto questo tempo il verbale dell'interrogatorio sarebbe rimasto aperto, come dimostrerebbero le oltre 4 ore tra l'ora segnata come apertura e quella segnata come chiusura. Ma se così fosse ci sarebbe un errore nella compilazione del verbale, che di norma andrebbe chiuso e riaperto dopo ogni pausa o interruzione, che è ciò che non è accaduto nemmeno quando è arrivata l'ambulanza, chiamata dagli stessi carabinieri, per Sempio.
"Le parole di Sempio frutto di un ricordo sbagliato. Non mi è capitato mai di vedere o ascoltare qualcosa del genere. Se fosse andato via il verbale sarebbe stato chiuso e riaperto in un secondo momento. Se così non fosse stato sarebbe molto grave", ha spiegato l'avvocato De Rensis, sottolineando la stranezza di quel verbale.
Il nodo del verbale è emerso nei giorni scorsi come una delle stranezze dell'indagine precedente, anche perché risulta che mentre Sempio era sotto interrogatorio o, sarebbe meglio dire mentre il verbale di interrogatorio di Sempio era aperto, gli stessi carabinieri hanno interrogato anche altre due persone. Una sovrapposizioni inusuale che si spiegherebbe con la ricostruzione fatta da Sempio ma che non sembra essere aderente ai modelli procedurali previsti in quelle circostanze.