Il verbale "in contemporanea", lo scontrino e il malore: le incongruenze del 2008 sul caso Garlasco

Da verbale emergerebbe che nel 2008 Sempio sarebbe stato ascoltato per 4 ore dagli investigatori. Ma lui ha dichiarato che in quel lasso di tempo è entrato e uscito diverse volte dalla caserma

Il verbale "in contemporanea", lo scontrino e il malore: le incongruenze del 2008 sul caso Garlasco
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La Procura di Pavia, tramite una nota diramata sabato 19 luglio, ha voluto rimettere in riga quanti, da quando è iniziata la nuova indagine, fanno supposizioni, esternano suggestioni, e attribuiscono "stati d'animo" agli investigatori. Fabio Napoleone e i suoi uomini stanno lavorando nel silenzio dell'indagine segretata: solo i risultati dell'incidente probatorio vengono resi noti, perché coinvolgono i periti delle parti. In attesa di comunicazioni ufficiali dalla procura, però, ci sono altri elementi che possono essere messi in fila e che probabilmente dovranno essere chiariti in un prossimo futuro per mettere al proprio posto tutti i pezzi del puzzle, perché lo scopo di questa indagine è quello di eliminare qualunque dubbio sull'omicidio di Chiara Poggi e verificare se possano esserci verità alternative.

Tra questi ci sono le dichiarazioni di Andrea Sempio, attualmente indagato per omicidio in concorso. Il 4 ottobre 2008, l'amico del fratello di Chiara Poggi è stato convocato in caserma insieme ad altri esponenti del loro gruppo: Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti. Il primo che venne interrogato fu proprio Andrea Sempio, in cui interrogatorio, come da verbale, ebbe inizio alle 10.30. A sentirlo c'erano il maresciallo capo Flavio Devecchi e il capitano Gennaro Cassese, che coordinava le indagini. Oggi è in pensione con il grado di colonnello ed è spesso in tv per parlare del caso. L'interrogatorio di Sempio, come da verbale, terminò alle 14.40. Tra le 10.30 e le 14.40 sono stati sentiti anche Biasibetti (dalle 11.25 alle 12.10) e Capra (dalle 13.25 alle 14.20). Secondo gli atti, ad ascoltarli furono gli stessi Devecchi e Cassese.

C'è un altro elemento che non è lineare in quella giornata e riguarda un intervento medico di un'ambulanza per Sempio durante l'interrogatorio durato 40 minuti. I pm di Pavia hanno recuperato la scheda che riporta questo evento ma nel verbale dell'interrogatorio non ci sarebbe traccia della sospensione che, per conseguenza logica, ci sarebbe dovuta essere per permettere il controllo medico dell'allora 20enne. Nello stesso non ci sarebbe nemmeno traccia dell'interruzione riferita da Sempio nella recente intervista a Quarto Grado, dove ha dichiarato di essere uscito dalla caserma in un primo momento e di essere tornato indietro dopo una chiamata dei carabinieri. Questo accadeva nell'arco temporale in cui risulta aperto il suo interrogatorio. Durante questa "seconda tranche" sarebbe emerso lo scontrino, Sempio avrebbe chiamato a casa per chiedere alla madre se lo avevano ancora, quindi sarebbe nuovamente uscito dalla caserma per farvi ritorno in un momento successivo.

Nel verbale, come confermato da Sempio, c'è scritto: "Faccio presente che ho conservato lo scontrino del parcheggio, che vi consegno". A distanza di 17 anni, i carabinieri che hanno firmato gli atti hanno detto di non avere ricordi di questi dettagli specifici dell'interrogatorio di Sempio. Nell'intervista registrata per il programma di Rete4, Sempio ha dichiarato: "Mi hanno interrogato, mi hanno mandato a casa, mi hanno richiamato indietro, abbiamo parlato dello scontrino, abbiamo concluso tutto e a quel punto sono andato a casa a riprenderlo, gliel’ho riportato e hanno riaggiornato il verbale. Tutto lì". E infatti, ha sottolineato, "nel giro dei miei amici quando poi parlavamo io ero l’unico che al posto di averci messo un’ora, un’ora e mezza, ci ho messo tipo quattro ore di interrogatorio ma perché mi hanno mandato su e giù due volte praticamente".

Il malore di Sempio resta un mistero, perché a maggio, quando per la prima volta è emersa la circostanza, gli avvocati che lo difendono hanno dichiarato: "Non ci risulta".

Tuttavia, Sempio a Quarto Grado ha offerto una spiegazione su quanto potrebbe essere accaduto: "Io mi ero presentato all’interrogatorio che però era già qualche giorno che avevo la febbre, quindi già non stavo benissimo. Loro hanno visto che ero un po’ ovattato e che andavo un po’ giù, mi perdevo un po’ e allora hanno deciso di chiamare l’ambulanza".

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