Cronaca giudiziaria

"Sospetto di parzialità". Depositata interrogazione sul giudice pro-migranti di Catania

Sara Kelany, deputato di FdI, ha annunciato la deposizione di un'interrogazione al ministro Nordio sul giudice di Catania: "Avevamo detto che avremmo chiesto lumi"

"Sospetto di parzialità". Depositata interrogazione sul giudice pro-migranti di Catania

Ascolta ora: ""Sospetto di parzialità". Depositata interrogazione sul giudice pro-migranti di Catania"

"Sospetto di parzialità". Depositata interrogazione sul giudice pro-migranti di Catania

00:00 / 00:00
100 %

La sentenza con la quale il giudice di Catania, Iolanda Apostolico, ha disapplicato il decreto Cutro, liberando di fatto quattro migranti tunisini che si trovavano nel Cpr di Pozzallo, per alcuni esponenti della politica potrebbe avere tratti ideologici. Un sospetto che si insinua a seguito delle pubblicazioni e degli apprezzamenti social dello stesso giudice ma anche da un video in cui il giudice sembra essere in prima fila durante le proteste per il caso Diciotti. Anche per questo motivo, è stata depositata un'interrogazione parlamentare per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, volta a chiedere spiegazioni e delucidazioni su quanto accaduto.

"Nelle immediatezze della pubblicazione delle ordinanze del giudice di Catania sul trattenimento dei migranti tunisini, che ci hanno lasciati stupefatti per l'evidente impostazione ideologica seguita dal giudicante, avevamo detto che avremmo chiesto lumi. Abbiamo depositato dunque un'interrogazione al ministro della Giustizia affinché valuti la sussistenza di elementi per attivare i suoi poteri ispettivi", spiega il deputato di Fratelli d'Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.

Per altro, sottolinea l'esponente del partito di Giorgia Meloni, "oggi pare aggravarsi il sospetto di parzialità del giudice in questione, dopo i video postati dal ministro Salvini e che ne provano l'impegno pubblico contro le politiche migratorie del governo di allora". Kelany, nella sua nota, spiega che "usare il potere giudiziario per piegare il diritto alla propria visione ideologica è molto grave e lede pesantemente anche il decoro della magistratura e di tutti i magistrati che quotidianamente svolgono con impegno il proprio lavoro, nel rispetto dei principi costituzionali".

Erika Stefani, capogruppo della Lega nella commissione Giustizia a Palazzo Madama, aggiunge: "Alla luce delle immagini di queste ore, che ritraggono il giudice attivista tra i partecipanti a una manifestazione anti Salvini in cui si insulta la polizia, chiederemo ulteriori chiarimenti. Al di là delle scelte processuali, a questo punto poco credibili, è preoccupante in un Paese democratico, che prevede la separazione dei poteri, questa commistione tra magistratura e politica".

Attorno al giudice Apostolico hanno fatto quadrato i colleghi e l'Anm, come ha sottolineato Giorgia Meloni durante l'intervento per i 20 anni di Sky.

"La difesa corporativa che vedo dall'altra parte piuttosto mi preoccupa, perché come un magistrato è libero di dire che un provvedimento del governo è illegittimo, il governo può dire che non è d'accordo senza che questo voglia dire attaccare una categoria", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

Commenti