Air India, la "guerra" sulle responsabilità: quali sono le versioni sulle cause dell’incidente

Se gli investigatori indiani indagano alla ricerca di cause diverse dall'intenzione umana di spostare gli interruttori che alimentavano i motori dell'Air India, gli occidentali hanno le idee chiare: ecco quali sono i rischi

Air India, la "guerra" sulle responsabilità: quali sono le versioni sulle cause dell’incidente
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Si accende lo scontro tra autorità indiane ed occidentali per definire una volta per tutte le cause del disastro aereo di Air India che lo scorso 12 giugno ha provocato una strage (260 morti) 30 secondi dopo il decollo. Se quanto registrato dalle scatole nere sembra ormai abbastanza evidente, ovvero che uno dei piloti abbia interrotto intenzionalmente il flusso di carburante verso i motori, Nuova Delhi prova a cercare cause diverse rispetto all'errore (volontario o meno) umano.

L'ispezione richiesta da Air India

Il governo indiano ha ordinato un'ispezione sugli interruttori di alimentazione del carburante installati sugli aerei Boeing registrati nel Paese. La Direzione Generale dell'Aviazione Civile indiana ha dichiarato che la direttiva si applicherà ai Boeing 787 Dreamliner e ad alcune varianti del Boeing 737 e che le compagnie aeree devono completare le ispezioni e presentare i loro risultati all'autorità di regolamentazione entro il 21 luglio.

Quali conclusioni?

Anche se il report del Bureau non ha ancora tratto conclusioni nè attribuito responsabilità, ha rivelato quanto detto prima, ovvero che il registratore delle conversazioni in cabina ha registrato la conversazione tra i due piloti con uno dei due che avrebbe chiesto, allarmato, perché avesse interrotto l'alimentazione di carburante e ricevendo come tutta risposta un "non l'ho fatto". "La dinamica è chiara, lo confermano le scatole nere, lo schianto non è stato causato dall’aereo o dai propulsori. È una tensione che complica le cose", hanno spiegato al Corriere due fonti occidentali che conoscono i particolari dell'accaduto.

I rischi sulla verità

Come preventivato inizialmente, le frizioni tra India e occidente potrebbero danneggiare la verità e che il caso possa essere archiviato senza che nessuno possa conoscerne davvero il contenuto. "Non è chiara la motivazione, se non quella che ha a che fare con l’orgoglio nazionale. Il rischio è che il rapporto finale non venga mai reso pubblico". Oltre alle evidenze delle conversazioni in cabina, già a fine giugno autorità europee ed americane hanno provato diverse simulazioni su come possa essersi interrotto il flusso di carburante senza l'intervento umano.

La risposta è stata sempre la stessa: quasi impossibile.

Perché? Perché entrambe le leve, sia in posizione di alimentazione (Run) che in quella di spegnimento (Cut-Off) richiedono una certa azione manuale e non si spostano casualmente come, per esempio, se sulla consolle centrale ci fosse qualche oggetto che sbattendo possa cambiarne la direzione. Queste levette non si possono muovere "da sole" ed è considerato "statisticamente improbabile" che tutte e due fossero state spostate senza averlo scelto ma in maniera casuale.

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