Cronaca internazionale

"Armi sottratte alla Nato ad Hamas": l'allarme di Kiev sui piani di Mosca

Secondo l'intelligence militare di Kiev il Cremlino punterebbe ad accusare le forze armate ucraine di aver falsamente venduto ad Hamas armi ricevute dall'Occidente

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Alcune delle armi occidentali ricevute da Kiev sarebbero finite nelle mani dei russi in Ucraina e consegnate da Mosca ad Hamas. È questa l'indiscrezione lanciata dall'intelligence militare ucraina (Hur), secondo cui il Cremlino punterebbe ad accusare le forze armate guidate da Volodymyr Zelensky di aver falsamente venduto materiale militare fornito da Stati Uniti e Unione europea al gruppo operativo nella Striscia di Gaza. "I servizi speciali russi stanno conducendo una campagna per screditare l’Ucraina in Medio Oriente", si legge in un messaggio postato su Telegram dall'account ufficiale del Dipartimento principale d'intelligence del ministero della Difesa ucraina.

Il presunto ruolo di Mosca

La notizia è stata diffusa dagli 007 ucraini e, al momento, non ci sono ulteriori elementi per confermare o smentire la notizia. L'Hur ha usato parole emblematiche, parlando espressamente di campagna di disinformazione. "Nell'ambito della campagna di disinformazione del Cremlino, questo dovrebbe costituire la base per una serie di articoli rivelatori e indagini nei media occidentali", ha scritto l'intelligence militare di Kiev, attirando l'attenzione su un tema delicatissimo ma, come detto, impossibile da analizzare più a fondo.

Secondo la stessa agenzia di intelligence, i servizi speciali russi intenderebbero utilizzare Ruslan Syrovyi, un tenente anziano del servizio di frontiera ucraino che ha commesso tradimento ed è fuggito a Mosca, come "fonte" per questa presunta campagna. "Un'altra provocazione del nemico mira a screditare le forze armate ucraine e a costringere i partner occidentali a cessare gli aiuti militari al nostro Paese", ha affermato ancora Kiev.

L'allarme di Kiev

Il principale dipartimento di intelligence del ministero della Difesa ucraino ha in ogni caso fatto sapere che l'esercito russo avrebbe già "consegnato ai terroristi di Hamas" non meglio specificate "armi trofeo" catturate durante le ostilità in Ucraina. Armi, va da sé, prodotte negli Usa e nei paesi dell'Ue.

Secondo il think tank Institute for the Study of War, il Cremlino vorrebbe approfittare dell'offensiva di Hamas contro Israele per distogliere il sostegno e l'attenzione dell'Occidente dall'Ucraina. Dopo gli attacchi su larga scala del gruppo fondamentalista contro il territorio israeliano dello scorso 7 ottobre, dalla Russia più voci hanno amplificato i messaggi con l'intenzione di accusare i Paesi occidentali di aver trascurato i conflitti in Medio Oriente a favore del sostegno all’Ucraina.

Non sarebbe un caso che Dmitry Medvedev, ex presidente della Russia, abbia cercato di tracciare un collegamento tra l'Ucraina e Hamas, lo stesso dal quale Kiev ha messo in guardia la comunità internazionale. "Le armi consegnate al regime neonazista in Ucraina vengono utilizzate attivamente in Israele", ha scritto Medvedev sul proprio canale Telegram. "In seguito, come le armi lasciate dai fuggitivi americani in Afghanistan, queste saranno usate in modo incontrollabile in tutti i punti caldi (del pianeta ndr)", ha quindi aggiunto il delfino di Vladimir Putin.

Una nuova guerra di propaganda è appena iniziata.

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