"Allah Akbar". E accoltella un insegnante in un liceo della Francia

Un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante e ferito altre persone in un liceo di Arras, nel nord della Francia. Dopo l'attacco di Hamas contro Israele monta l'allarme antisemitismo

"Allah Akbar". E accoltella un insegnante in un liceo della Francia
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I punti chiave

Il terrorismo di matrice islamista torna a colpire in Francia. Un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante e ferito altre persone in un liceo di Arras, a nord del paese, gridando "Allah Akbar". L'autore dei fatti è stato fermato dalla polizia, come conferma il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin. Secondo quanto si apprende, sarebbe un ceceno di 20 anni, ex studente della scuola. Era schedato e sorvegliato dai servizi di sicurezza poiché a rischio radicalizzazione. Insieme a lui è stato arrestato anche il fratello, che non era presente sulla scena.

I fatti

Un video, che è circolato rapidamente sui social, fornisce un primo resoconto dell'accaduto. Nelle riprese effettuate dalle finestre del liceo da alcuni studenti si vede l'assalitore, armato di coltello, che attacca alcune persone nel cortile della scuola: avanza con passo sicuro, vestito con una giacca grigia. Le sue vittime cercano di tenerlo a bada con una sedia, ma una persona cade. "È il vicepreside", urla un alunno la cui voce è udibile nel filmato. L'uomo caduto di schiena viene picchiato dall'aggressore, che poi si sposta verso un'altra persona.

L'attacco è avvenuto intorno alle 11 del mattino nel liceo Gambetta di Arras, nel nord della Francia. Il quotidiano locale La Voix du Nord riporta un bilancio di tre accoltellati: un insegnante morto sul colpo e altre due persone - il vicepreside e un agente di sicurezza - gravemente ferite. "Gli alunni sono stati confinati nelle loro rispettive classi", aggiunge la testata citando la testimonianza di alcuni studenti: "Stavamo uscendo dalla classe per andare a mensa, abbiamo visto un tipo con due coltelli attaccare il prof con del sangue addosso. Ha tentato di calmarlo per proteggerci. Ci ha detto di andare via, non capivamo bene, abbiamo iniziato a correre e altri sono risaliti ai piani alti".

Non è la prima volta che in Francia accade un episodio simile: tra pochi giorni sarà l'anniversario dei tre anni dalla morte di Samuel Paty, il professore decapitato all'uscita di scuola da un ragazzo, anch'egli di origine cecena. Lo scenario geopolitico in corso suggerisce comunque di alzare il livello di allerta. Il ministro Darmanin ha detto che sono "oltre un centinaio gli atti antisemiti" perpetrati in Francia dall'attacco di Hamas contro Israele sabato scorso.

Le reazioni

Nel pomeriggio è atteso l'arrivo al liceo di Arras del presidente Emmanuel Macron con il ministro dell'Istruzione Gabriel Attal e il presidente della regione Hauts-de-France Xavier Bertrand. I lavori dell'Assemblea Nazionale di Parigi sono stati sospesi in segno di solidarietà con la comunità educativa e le vittime dell'attacco. La procura nazionale antiterrorismo francese ha aperto un'inchiesta per i reati di "assassinio in relazione a un'associazione terroristica, tentato assassinio e associazione terroristica".

L'attentato ha suscitato notevoli reazioni anche in Italia. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha parlato di "un episodio in qualche modo riconducibile a quanto sta avvenendo" nel conflitto israelo-palestinese. "L'accoltellamento al grido Allah Akbar rievoca fantasmi non molto antichi - prosegue - Temiamo fibrillazioni che si possano verificare ma non sempre possono essere intercettate".

Sui suoi profili social, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha commentato: "Attacco con coltello al grido di Allah Akbar in un liceo francese, ad Arras. Ucciso l'insegnante, a cui va la nostra preghiera. Maledetti terroristi islamici, da stanare e annientare, sempre e ovunque".

A Berlino numerosi alunni delle scuole ebraiche non si sarebbero presentati a lezione,

temendo per la loro sicurezza dopo l'invito di Hamas a colpire gli ebrei in tutto il mondo. Lo riporta il Tagesspiegel, citando la lettera che due insegnanti hanno spedito al sindaco della capitale tedesca, Kai Wegner.

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