Chi è Matt Robinson, il padre del presunto killer di Charlie Kirk

Il sospetto è stato convinto dal genitore a costituirsi, con il coinvolgimento di "una persona di fede, un ministro del culto"

Chi è Matt Robinson, il padre del presunto killer di Charlie Kirk
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Come ormai noto, il presunto killer di Charlie Kirk si chiama Tyler Robinson. Ha 22 anni ed è originario dello Utah. Il suo arresto è stato annunciato da Donald Trump, che ha voluto porre l’accento su un elemento decisivo di questa cattura: il sospetto è stato spinto dal padre Matt Robinson a costituirsi, con il coinvolgimento di "una persona di fede, un ministro del culto".

Chi è Matt Robinson, il padre del presunto killer di Charlie Kirk

Residente da tempo a Washington, nello Utah, Matt Robinson è sposato con Amber Jones Robinson. La coppia ha tre figli: Tyler il maggiore, poi Austin e Logan. I tre appaiono spesso sui profili social della madre, ex studentessa della Utah Valley University, attualmente dipendente dell'Intermountain Support Coordination Services, un gruppo che aiuta le persone con disabilità a ottenere assistenza.

Secondo quanto riportato da Newsweek, Matt Robinson è un elettore repubblicano come confermato dai registri elettorali. È stata invece smentita la sua appartenenza alle forze dell’ordine: in un primo momento era stato indicato come un veterano del Washington County Sheriff's Department. "La persona arrestata NON è imparentata con le forze dell'ordine della Contea di Washington!" la precisazione dell’ufficio: "Ci sono diverse persone con gli stessi nomi. Ringraziamo le forze dell'ordine locali e federali per il coordinamento nelle indagini e nell'arresto”.

Come anticipato, Matt Robinson ha interpretato un ruolo da protagonista nell’arresto del presunto killer di Charlie Kirk. Come ricostruito dal governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox, l'arresto del ventiduenne è avvenuto dopo che il padre del sospetto aveva contattato un amico (un membro del clero, secondo i media), che a sua volta aveva contattato lo sceriffo informandolo che il giovane aveva confessato ai genitori.

L’uomo avrebbe riconosciuto il figlio nelle foto diffuse dell’Fbi e lo avrebbe convinto a costituirsi. Secondo fonti di Cbs News, il genitore avrebbe provato a spingerlo a consegnarsi, ma il giovane avrebbe risposto che preferiva togliersi la vita. A quel punto sarebbe subentrata una terza persona – un giovane pastore – che avrebbe avvisato gli agenti del Marshals Service, che a loro volta hanno tenuto in custodia il giovane sino all'arrivo dell'Fbi.

Nelle scorse ore è intervenuta anche la nonna del presunto killer.

Debbie Robinson ha affermato di essere sbalordita dalle accuse rivolte al nipote, descrivendolo come un giovane tranquillo e riservato che "non ha mai" parlato di politica, nonostante il fermo sostegno del padre a Trump. "La maggior parte dei miei familiari è repubblicana. Non conosco nessuno che sia democratico" le sue parole al Daily Mail.

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