Cronaca internazionale

La Cina svela i sottomarini nucleari 093B: ecco cosa sono in grado di fare

I mezzi modificati individuati dagli Usa nei cantieri navali cinesi nel corso degli ultimi 18 mesi sarebbero sottomarini d’attacco a propulsione nucleare Tipo 093B

La Cina svela i sottomarini nucleari 093B: ecco cosa sono in grado di fare

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La Cina ha varato i suoi primi sottomarini missilistici guidati a propulsione nucleare, dotandosi di opzioni di attacco via terra e via mare, nonché di un sistema di proiezione strategica della forza, fin qui esclusivo appannaggio di Stati Uniti e Russia. Ad annunciare la svolta militare di Pechino è stato il Pentagono in un rapporto pubblicato pochi giorni fa dal dipartimento della Difesa Usa. A quanto pare, i mezzi modificati individuati da Washington nei cantieri navali cinesi nel corso degli ultimi 18 mesi sarebbero sottomarini d’attacco a propulsione nucleare Tipo 093B (denominazione Nato Shang).

I nuovi sottomarini della Cina

Nel maggio 2022, Reuters aveva acceso i riflettori sul cantiere navale di Huludao, nel nord-est della Cina. Qui le immagini satellitari del sito mostravano una classe di sottomarini nuova o potenziata, possibilmente con tubi verticali per il lancio di missili da crociera. Ebbene, a distanza di qualche mese, il Pentagono ha confermato tali speculazioni, avvertendo che presto Pechino sarà in grado di effettuare "attacchi di precisione a lungo raggio contro obiettivi terrestri dai suoi sottomarini e dalle navi da combattimento in superficie utilizzando missili da crociera, (…) potenziando notevolmente la capacità di proiezione della forza della Cina".

L’entrata in servizio di sottomarini a propulsione nucleare dotati di tubi di lancio verticali per missili da crociera consentirà alla Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese di estendere di molto la portata dei suoi attacchi di precisione contro obiettivi terrestri e gruppi di portaerei, rispetto alle capacità attualmente offerte dai sottomarini di minori dimensioni già in dotazione alle forze navali di Pechino.

Conosciuti come SSGN, i sottomarini missilistici armati convenzionalmente furono sviluppati dall'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda in parte per prendere di mira le portaerei statunitensi, mentre la Marina degli Stati Uniti sviluppò la propria versione convertendo imbarcazioni lanciamissili balistiche per trasportare un gran numero di missili da crociera Tomahawk da attacco terrestre. I missili da crociera, d’altro canto, sono tipicamente armi di precisione a lungo raggio che, a differenza delle armi balistiche, volano a bassa quota o sfiorano la superficie del mare.

La Marina cinese stringe i muscoli

Alcuni analisti ipotizzano che la marina cinese sarà ansiosa di schierare i sottomarini come arma aggiuntiva contro le portaerei, nonché come piattaforma di attacco terrestre, consentendo offensive da una distanza molto più ampia rispetto alle sue flotte di sottomarini d’attacco più piccoli. Il rapporto del Pentagono ha inoltre fatto presente che tre dei nuovi SSGN potrebbero essere operativi entro il prossimo anno, come parte di una più ampia espansione della flotta sottomarina di Pechino, sia nucleare che diesel, che potrebbe arrivare a comprendere 65 mezzi da qui al 2025.

Collin Koh, esperto di sicurezza con sede a Singapore, ha affermato che gli SSGN rappresentano una nuova importante capacità per la marina cinese. Con un armamento centrale previsto di missili da crociera, "questo potenzialmente consente loro di effettuare attacchi terrestri saturi e attacchi antinave a distanza di stallo", ha detto. "Mi aspetto anche che i cinesi abbiano imparato dall'esperienza russa nell'usarli per minacciare le portaerei statunitensi: con un SSGN, puoi lanciare attacchi a distanza di stallo, a differenza di un tipico sottomarino d'attacco che potrebbe avere opzioni di armi più limitate, e questo è un vero vantaggio", ha aggiunto Koh.

Una ricerca discussa presso il Naval War College degli Stati Uniti ha intanto rilevato come le forze armate cinesi fossero ad un passo dal rendere i propri sottomarini a propulsione nucleare molto più silenziosi e più difficili da rintracciare per gli Stati Uniti e i loro alleati.

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