Cronaca internazionale

La Finlandia sigilla il confine con la Russia: "Chiuso fino a nuovo ordine"

Il governo di Helsinki ha prorogato la misura approvata nel novembre scorso "fino a quando sarà necessario", nel tentativo di limitare gli effetti della guerra ibrida che Mosca muove contro il Paese con i flussi migratori

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Il confine tra Russia e Finlandia resta blindato. Il governo di Helsinki ha deciso di mantenere chiusi tutti i valichi lungo la frontiera con la Federazione fino a nuovo ordine. Lo ha riportato Ria Novostoi, citando un comunicato del ministro dell’Interno del Paese scandinavo. I punti di passaggio tra i due Paesi dovevano rimanere bloccati fino al 15 aprile, ma la misura è stata prorogata “finché sarà ritenuta necessaria”.

Il dicastero finlandese ha inoltre comunicato che sarà interdetto anche il passaggio via mare tramite il valico di Haapasaari e i porti di Nuijamaa e Santio. La tensione tra i due Stati non sembra dunque destinata a diminuire. La Finlandia, confine nord dell’Unione europea e della Nato, è stata bersaglio della guerra ibrida di Mosca alla fine del 2023. Da novembre, infatti, le autorità russe hanno spinto un flusso incontrollato di rifugiati provenienti da Medio Oriente e Africa verso la frontiera, in un tentativo di destabilizzare il Paese scandinavo. Helskini ha ordinato allora la chiusura dei valichi e, in suo aiuto, sono giunti agenti di Frontex e militari polacchi. Da parte sua, il Cremlino ha sempre respinto le accuse mossegli dal governo finlandese e dai suoi alleati occidentali, giudicandole “russofobe” e figlie del “doppio standard” applicato dalle nazioni della Nato e dell’Ue.

La tensione tra i due Paesi si è ulteriormente esacerbata a dicembre, quando gli Stati Uniti hanno firmato un accordo con la Finlandia per l’utilizzo di 15 tra aree e strutture militari sparse nel territorio della nazione scandinava, tra cui una base navale nel sud, un’area di addestramento in Lapponia e aeroporti nelle zone interne. Nell’intesa vi è anche l’autorizzazione per le truppe di Washington a rimanere in pianta stabile nel Paese e a condurvi esercitazioni regolari. Due giorni dopo l’annuncio di questo patto di Difesa, Vladimir Putin ha riferito la creazione del “distretto militare di Leningrado” da parte dell’esercito russo, dove sono state concentrate diverse unità in risposta ai “problemi che ci saranno” con Helsinki a causa della sua adesione alla Nato.

Lo zar ha calcato ancora di più la mano nel marzo 2024, quando ha dichiarato che la Federazione schiererà truppe e sistemi di distruzione lungo i 1.340 chilometri con la nazione nordica, una sterminata prima linea in caso di scontro aperto tra Mosca e il Patto atlantico. La decisione di Putin ha alimentato i timori delle autorità finlandesi.

Di fronte al parlamento europeo, il primo ministro Petteri Orpo ha affermato che “la Russia si prepara per un lungo conflitto con l'Occidente e rappresenta una minaccia militare permanente ed esistenziale per l'Europa”.

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