
Altra figuraccia per Greta Thunberg. L’ex simbolo della battaglia per il clima, oggi volto di spicco del mondo pro Pal, è stata espulsa da Israele dopo aver tentato di rompere il blocco a Gaza con la Global Sumud Flotilla, ma sua battaglia prosegue sui social. Ed ecco lo scivolone: nell’esprimere solidarietà ai prigionieri palestinesi per le loro “sofferenze”, l’attivista svedese ha pubblicato la fotografia di un ostaggio israeliano nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023.
Sì, perché tra le immagini condivise dal profilo di Greta (e da quello della Flotilla) è comparsa anche quella di Evyatar David, rapito dai terroristi palestinesi durante la brutale strage terroristica e attualmente ostaggio a Gaza. Il post descrive la “sofferenza dei prigionieri palestinesi” come “non una questione di opinione, ma un fatto di crudeltà e disumanizzazione”: "L'umanità non può essere selettiva. La giustizia non può avere confini".
Il post originale è stato pubblicato dall’attivista Yasmin Aker in “collaborazione” con la Thunberg ed è comparso anche sul suo profilo. L’immagine di Evyatar David – in evidente stato di malnutrizione in un tunnel di Hamas – è invece svanita nel nulla dopo l’ondata di proteste. La famiglia dell’israeliano ha stroncato senza mezzi termini la gaffe di Greta & Co.: “Dovresti informarti prima di pubblicare cose che non capisci. Nella sesta slide hai messo la foto di un OSTAGGIO ISRAELIANO che Hamas ha fatto morire di fame di proposito. Si tratta di Evyatar David”.
Ricordiamo che Greta faceva parte del gruppo di oltre 400 attivisti che hanno partecipato alla Flotilla intercettata dalla marina israeliana durante lo Yom Kippur mentre tentava di violare il blocco marittimo su Gaza per consegnare aiuti umanitari e cibo.
Una volta fermati, sono stati condotti ad Ashdod e successivamente cacciati dal Paese. La Thunberg aveva anche preso parte a una flottiglia simile a bordo della Madleen a giugno, altra iniziativa stroncata dalle autorità di Tel Aviv.